Gianni Lanciato il 50enne rider rapinato del suo scooter (poi ritrovato) da una banda di rapinatori ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica oggi in edicola.
“Mi dispiace, mi dovete credere, per quei ragazzi dovrebbero “faticare” onestamente, anche svolgendo i mestieri più umili.
Sono spuntati all’improvviso e hanno urlato di scendere dal motorino. Io non glielo volevo cedere e resistevo. Anche se avevano una pistola e un coltello e, nonostante, mi continuassero a colpire con calci e pugni. Ho dolore
ovunque. Alle gambe, al costato. Quando mia moglie e le miei figlie hanno visto il video sono scoppiate in lacrime.
Non ho ma mai pensato di andare via. Questa è la città più bella del mondo. Ho fatto consegne a domicilio in tutti i
quartieri. Napoli è bellissima, non devono rovinarla. Lancio un appello a questi ragazzi: riflettete, basta con questa inutile violenza. Meglio un lavoro umile che fare del male alle persone.
Mai mi sarei immaginato tutta questa solidarietà”.