Pubblichiamo il lavoro di Valerio Intermoia, corsista presso la scuola di giornalismo sportivo diretta da Paolo Del Genio. Nel fantastico gioco del calcio, il momento di maggiore pathos per tifosi ed appassionati è quello in cui una gara, terminata in parità nei tempi regolamentari e nella quale non riesce a prevalere nessuno neanche durante i trenta minuti supplementari, si arriva ai calci di rigore. Una serie di 5 rigori, con la possibilità (traumatica per le coronarie di supporters, allenatori e presidenti) di procedere a oltranza in caso di ulteriore parità. Fino al ‘70 le partite terminate in parità erano decise dal lancio di una monetina (salvo sporadiche eccezioni).
La Nazionale italiana ne beneficiò nel ’68 nella semifinale dei campionati europei quando sconfisse l’URSS qualificandosi per la finale poi vinta. Qui a Napoli abbiamo un ricordo dolce ed ancora fresco dei calci di rigore, il trionfo di Doha ai danni della Juventus il 22 dicembre scorso. Andando a curiosare nelle statistiche della storia del calcio Napoli si può scoprire il rapporto che ha la squadra azzurra con la lotteria dei rigori. Il primo episodio in cui i partenopei si sono trovati a doversi giocare la vittoria ai calci di rigore risale al match di Tolosa valido per i trentaduesimi di finale della Coppa UEFA. La squadra allenata allora da Ottavio Bianchi perse 4-3 a causa degli errori di Salvatore Bagni e Diego Armando Maradona. Quella stagione fu comunque storica per il Napoli con la conquista del primo scudetto il 10 maggio ’87 e della Coppa Italia.
Due anni dopo circa, il 23 agosto ’89, arrivò la prima vittoria ai calci di rigore per gli azzurri in Coppa Italia contro il Monza con un rocambolesco 10-9 dopo l’1-1 maturato dopo i tempi supplementari a Castellammare di Stabia. Dopo un mese e il Napoli collezionò un’altra vittoria ai rigori, stavolta su un palcoscenico più prestigioso quale i trentaduesimi di finale di Coppa UEFA: Napoli-Sporting Lisbona terminò 4-3 dopo i calci di rigore e il Napoli passò il turno nonostante gli errori di Crippa e Maradona. La stagione ’89-’90 si rivelò comunque straordinaria per i partenopei con la conquista del secondo tricolore e la conseguente qualificazione alla Coppa dei Campioni. Proprio nella massima competizione continentale il Napoli si trovò ancora una volta a giocarsi il proprio destino ai calci di rigore nel freddo di Mosca. L’errore di Baroni si rivelò fatale e la squadra di Bigon vide terminare il proprio cammino agli ottavi di finale. Dopo quell’episodio ci vollero diversi anni prima che si ripresentasse la lotteria dei rigori a Napoli: succede nel ’97 nella semifinale di ritorno della Coppa Italia contro l’Inter al San Paolo. In quell’occasione gli azzurri si aggiudicarono il match e la qualificazione alla finale (poi persa contro il Vicenza) grazie alla parata di Taglialatela su Paganin e alla rete decisiva di Alain Boghossian. Si passa all’era De Laurentiis, con una delle vittorie più dolci degli anni della risalita del Napoli nel calcio che conta.
Al San Paolo nel terzo turno della Coppa Italia cadde la Juventus neo-retrocessa in B dopo l’inchiesta di Calciopoli in una partita indimenticabile. 2-2 al 90’, 3-3 al 120’ con una leggendaria rete in rovesciata di Paolo Cannavaro che trascina i suoi ai rigori. Lotteria vinta dal Napoli grazie all’errore finale di Gianluigi Buffon che si assunse la responsabilità di calciare dagli undici metri ma sparò alto verso la curva B. Passò un anno e sempre nel terzo turno della Coppa Italia gli azzurri, neo-promossi in Serie A si ritrovarono nuovamente a fronteggiare una serie di calci di rigore. Napoli-Livorno terminò 1-1 al 120’, la squadra di Reja la spuntò 3-2 dopo gli errori di Tavano, Balleri e Diamanti.
Il 4 febbraio ’09 la Juventus “vendicò” la sconfitta patita al San Paolo nel ’06 e sconfisse il Napoli ai calci di rigore nei quarti di finale della Coppa Italia. Napoli che dovette soccombere dopo i rigori falliti da Lavezzi, Gargano e Contini. Ancora ai quarti di finale della coppa nazionale stagione ’10-‘11 il Napoli non riuscì a portarsi in vantaggio nei 120’ in casa contro l’Inter e si andò a finire ai rigori che furono vinti dall’Inter a causa dell’errore decisivo di Ezequiel Lavezzi. Da ricordare il pallonetto con cui Hassan Yebda infilò il proprio rigore sotto la traversa mostrando grande sangue freddo e mandando in estasi i tifosi azzurri. La decima serie di calci di rigore della storia del Napoli è storia recente, dopo le doppiette di Tevez ed Higuaìn il Napoli ha trionfato a Doha conquistando la seconda Supercoppa Italiana della propria storia nonostante gli errori di Jorginho, Mertens e Callejon. L’eroe della serata è stato indubbiamente Rafael Cabral che ha consegnato il trofeo nelle mani del capitano Hamsik parando con un gesto atletico fenomenale il calcio di rigore decisivo di Simone Padoin.
In totale il bilancio del Napoli nelle serie di calci di rigore è il seguente:
Tolosa-Napoli 4-3 dcr (32esimi di finale Coppa UEFA ’86-’87) Napoli-Monza 1-1 dts, 10-9 dcr (primo turno Coppa Italia ’89-’90) Napoli-Sporting Lisbona 4-3 dcr (32esimi di finale Coppa UEFA ’89-’90) Spartak Mosca-Napoli 5-3 dcr (ottavi di finale Coppa dei Campioni ’90-’91) Napoli-Inter 5-3 dcr (semifinale Coppa Italia ’96-’97) Napoli-Juventus 3-3 dts, 5-4 dcr (terzo turno Coppa Italia ’06-’07) Napoli-Livorno 1-1 dts, 3-2 dcr (terzo turno Coppa Italia ’07-’08) Juventus-Napoli 0-0 dts, 4-3 dcr (quarti di finale Coppa Italia ’08-’09) Napoli-Inter 0-0 dts, 4-5 dcr (quarti di finale Coppa Italia ’10-‘11) Juventus-Napoli 2-2 dts, 7-8 dcr (Supercoppa Italiana ’14-’15)
6 vittorie (60%) 4 sconfitte (40%) 46 rigori segnati (73%) 17 rigori sbagliati (27%)
Un risultato positivo, in questo fondamentale che spesso sfugge da ogni logica e vede difensori e centrocampisti famosi per non avere piedi educati segnare e fuoriclasse come Maradona sbagliare. Ma il bello del calcio è anche questo, per i tifosi del Napoli soprattutto se finisce sempre come è accaduto a Doha.