Napoli vs Brescia nel gioco degli specchi è stato l’inverso della partita disputata contro il Cagliari. Primo tempo buono, male il secondo e vittoria contro sconfitta.
Contavano i tre punti e sono stati conquistati, va anche bene vincere soffrendo ma il troppo guasta, soprattutto contro un avversario, organizzato, fisicamente prestante ma troppo inferiore sul piano tecnico.
La squadra ha avuto paura di rivivere l’incubo di mercoledì e dopo aver in serie, fallito il terzo gol e perso i centrali di difesa, è andata in tilt, ritraendosi e rinunciando a giocare.
La scelta di Ospina, definirà da Ancelotti normale alternanza, probabilmente nasconde la voglia riuscire a migliorare la costruzione della manovra da dietro.
Il colombiano ha piedi da calciatore di movimento, ma va trovata anche un’altra soluzione tattica alle uscite. Occorreva fare il terzo gol ma soprattutto era fondamentale non prenderne.
Il Napoli segna molto, anche se meno di quello che produce, il punto dolente sono le reti incassate.
Contro il Brescia Ancelotti si è protetto con una linea a quattro densa di centrocampisti e senza esterni.
Ma in questo modo, usandone tre contemporaneamente, non c’è la possibilità di un’ alternanza e, invece si lasciano in panchina gli attaccanti esterni che abbondano.
Probabilmente le scelte di domenica sono state dettate dall’importanza del risultato e dalla voglia di non correre rischi.
Un momento emotivamente difficile per la squadra che andava superato.
Chiosa finale su Di Lorenzo, ad oggi il miglior acquisto del Napoli.