La malizia fa parte della vita perchè della stessa vita fa parte il bluff. E a conferma di ciò ci vengono in soccorso i vecchi detti ereditati di generazione in generazione: “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Lo diciamo senza fronzoli:
noi all’infortunio di Kakà non crediamo. 69° minuti in campo a Torino contro i granata a dir poco impalpabili. Il brasiliano dal volto pulito ha reso candido anche il suo block notes con zero azioni degne di nota appuntate. Lo stile non è smarrito, quel fare da gazzella che corre a testa alta in cerca del corridoio giusto per innescare le punte esiste ancora, ma la forma smagliante che gli consentiva di seminare avversari e lo rendeva imprendibile sembra un lontano miraggio. Allegri, forse anche costretto da improvvise e cospicue defezioni, l’ha schierato in campo contro il Toro. Tutti, però, sono stati concordi nel dire che Kakà ha deluso. Poi, per incanto, un pestone si è trasformato in un infortunio muscolare la cui entità verrà verificata tra ben dieci giorni. Il tutto condito da un’ inconsuetudine: un bel video impacchettato con i fiocchi nel quale il brasiliano si mostra avvilito e bisognoso di affetto ed addirittura disposto a rinunciare allo stipendio perchè infortunato. Saremo maliziosi ma a noi è sembrata una sceneggiatura architettata per spegnere i riflettori sul brasiliano e riproporlo all’attenzione di tutti tirato a lucido e capace di ben figurare. De Laurentis mise la maschera ad Inler. Lo stratega Galliani l’avrà messa a Kakà? Saremmo indotti a pensare che il Napoli, con in testa il suo vulcanico Presidente, stia facendo storia anche sotto questo aspetto. Si sa, a pensar male si fa peccato…ma spesso ci si azzecca.