Il Napoli targato Aurelio De Laurentiis nel corso degli anni si è stabilmente assestato ai vertici del calcio italiano ed ha consolidato la propria presenza, ormai fissa, nel panorama europeo.
Notti da sogno in Champions League e grandi match in Europa League.
Gli azzurri che danno del tu ai top club e si siedono al loro tavolo, facendo, quasi, sempre bella figura anche se con risultati alterni.
Una crescita inequivocabile e indiscutibile per questa società che non dispone di risorse illimitate e che non ha mai utilizzato i giochi di prestigio della cosiddetta “finanza creativa” nè ha mai smantellato la squadra per far cassa.
Ma non solo questo, in attesa di vincere trofei importanti, questo Napoli passerà alla storia anche per un altro motivo: i record polverizzati.
Da quello dei gol della Serie A, firmato Gonzalo Higuain, a quelli superati, di Savoldi e Careca e su tutti Maradona. Mostri sacri e il dio del calcio che hanno vestito la maglia azzurra e che, per decenni, hanno avuto le proprie firme nel libro dei primati.
Non è un caso che le firme ne l’albo d’oro siano cambiate tutte in questa epoca.
Non accade per caso ma semplicemente perché questo Napoli è, il più forte e il più continuo dall’ età di Maradona. Lo dice la storia, lo raccontano gli almanacchi.
Napoli e il Napoli che tornano protagonisti, passando per la porta del calcio che, per altri, invece è ancora troppo stretta e piena di inciampi.
Un esempio per l’intero sistema che, spesso, predica bene e razzola, molto, male da ogni punto di vista a da qualsiasi latitudine
. Respect non è solo una bella parola scritta sulle maglie della Champions ma dovrebbe diventare la regola e l’ambizione di ognuno
Buon divertimento e bel calcio a tutti.