La somma che quest’anno Berlusconi, attraverso la Fininvest, ha versato per ripianare le perdite del club e ricostituirne il capitale, ammonta ad oltre 60 milioni di €. Soldi usciti dalle casse della capofila dell’impero Berlusconi, che possiede il 99,93% dell’Ac Milan Spa.
Altro che fair play finanziario. Il Milan vive al di sopra dei suoi mezzi, come molti dei club del nostro campionato. È lontano dalla norma imposta dalla Uefa, che impone l’equilibrio tra costi e ricavi di una squadra, ma solo dal 2018. Nel triennio fino al 2014, era consentita una perdita di 45 milioni l’anno. Da quest’anno, e fino al 2017, il deficit ammesso, dovrebbe attestarsi intorno ai 30 milioni € l’anno.
Il club rossonero ha evitato le sanzioni Uefa, perché, quest’anno, come lo scorso anno, non si è qualificato per le Coppe europee, e, dal prossimo anno, potrà contare sull’ammorbidimento concesso dalla Uefa, sotto la pressione dei potenti azionisti arabi di grandi club, come il Qatar che possiede il Paris Saint-Germain, delle regole del Fair Play.
Il figlio di Platini, Laurent, avvocato, dal 2011, lavora per una branca della Qia, la società (pubblica) dello stato del Qatar, che possiede il Paris Saint-Germain. Forse è solo una coincidenza. O forse no. Quindi il conflitto di interessi non appartiene solo a Berlusconi ed al nostro paese?
Tornando al Milan, l’ultimo bonifico fatto dalla Fininvest, risale allo scorso 20 marzo, per 60 milioni tondi. I soldi sono arrivati direttamente sul conto del Milan alla Banca Popolare di Sondrio. Con questo versamento «in conto capitale e/o ripianamento perdite», il Patron Silvio Berlusconi ha ricapitalizzato il Milan che, in seguito alle perdite del bilancio al 31 dicembre 2014, aveva un patrimonio netto consolidato negativo per 94,2 milioni, mentre i debiti finanziari netti ammontavano a 246,8 milioni. Il consolidato 2014, si è chiuso con la perdita netta più alta nella storia del Milan, pari a 91,28 milioni di euro. La sola capogruppo, Milan Spa, ha chiuso il bilancio con 99,07 milioni di perdita ed un patrimonio netto negativo di 20,95 milioni.
Berlusconi aveva dato sostegno finanziario al Milan anche durante l’esercizio 2014. Anche lo scorso anno, la Fininvest ha versato nelle casse della AC Milan, in conto capitale e/o copertura perdite complessivi 64 milioni, «di cui – si legge nel bilancio – 9,1 milioni di euro come rinuncia al credito riveniente da un finanziamento postergato infruttifero di interessi».
Quindi in 15 mesi, Berlusconi ha iniettato 124 milioni di denaro fresco nel Milan. Ed a fine estate, si stima che la squadra di calcio potrebbe aver bisogno di altri 50 milioni. Dipenderà anche dalle spese del calciomercato, fino ad ora già consistenti. Ma, l’ingresso ormai prossimo del gruppo sino-thailandese guidato da Mr. Bee, dovrebbe dare ossigeno e, soprattutto denaro.
Così, a fine agosto, potrà compiersi il miracolo di ingaggiare anche Ibra, alla faccia di Platini e company.