Il mercato dei diritti tv: Italia – Europa
La Lega di Serie A, la scorsa settimana, nell’ultima Assemblea, ha approvato all’unanimità, la controproposta da formulare alla Infront Italy, un miliardo di euro di minimo garantito nel triennio 2015-2018, e nel successivo triennio 2018-2021, un minimo garantito di 1.150 milioni, per garantire il rinnovo automatico del mandato a Infront. Inoltre, la Lega, ha previsto l’aggiunta di una decisione da “compromesso storico”: sarà infatti concesso di trattare con Infront, al presidente della Lazio Claudio Lotito ed al presidente della Juventus Andrea Agnelli, le questioni economiche, un compromesso, appunto, che in qualche modo dovrebbe porre fine all’opposizione tra la maggioranza dei club e le cosiddette “sette sorelle” (tra cui Juventus, Inter e Roma), che alla fine di questa estate, con una lettera alla Lega, avevano posto, non senza polemiche, la quesitone di un cambio di marcia nella gestione della Lega stessa e della partita dei diritti tv. Lotito e Agnelli dovranno discutere con Infront le condizioni di un eventuale accordo che sui sei anni, complessivamente, dovrebbe reperire sul mercato un minimo di 960 milioni in più rispetto a quanto prospettato nella proposta iniziale di Infront. L’attuale advisor ha assicurato, in effetti, 900 milioni di minino a stagione nel primo triennio e 930 nel secondo per un totale di 5.490 milioni, contro i 6.450 milioni totali della controproposta formulata dalla Lega.Difficile dire dove si troverà l’intesa. Da un lato c’è l’esigenza dei club di salvaguardare una voce di entrata che copre tra il 50 e il 65% dei fatturati (club che in questa stagione incasseranno 1.020 milioni); dall’altro ci sono le oggettive difficoltà di ottenere dal mercato entrate maggiori. E’ sicuramente da salutare con favore il ritrovato accordo fra i club. Il sistema calcistico italiano deve ritrovare coesione e non si può permettere più spaccature. Tanto meno fra i top club.
Mentre in Lega si discute per sperare di ottenere più possibile, il rapporto Football Media Money League, realizzato da TV Sports Markets, sul mercato dei diritti televisivi nei cinque principali campionati europei calcistici, evidenzia come, questo, sia cresciuto del 25%, arrivando a toccare quota 5 miliardi di euro. Grazie infatti agli ultimi accordi il dato totale è cresciuto di un miliardo di euro.La Premier League, è il campionato che incassa la cifra più elevata, 2,2 miliardi di euro, grazie agli accordi per la cessione dei diritti tv sia nazionali che esteri. Più del doppio della Serie A che si piazza al secondo posto con i 975 milioni di euro di Infront. Dietro il nostro campionato c’è la Liga con 800 milioni e poi la Ligue1 con 710 ed infine la Bundesliga, con 541 milioni. Dato quest’ultimo destinato a crescere notevolmente nei prossimi anni, grazie alla crescita e allo sviluppo del prodotto Bundesliga sia in Germania che all’estero.La Liga spagnola, nonostante sia indietro rispetto ad Inghilterra ed Italia, può vantare due clubs spagnoli nei primi due posti della classifica dei proventi da diritti tv. Real Madrid e Barcellona infatti incassano dalle televisioni rispettivamente 178 e 175 milioni di euro a stagione. Questo per via della legislazione vigente in Spagna che prevede la contrattazione individuale, mentre negli altri 4 campionati la vendita è collettiva.
Di seguito la classifica dei primi 10 club per la stagione 2012/13
1. Real Madrid €178 mln
2. Barcellona €175 mln
3. Juventus €154 mln
4. AC Milan €124 mln
5. Manchester United €108 mln
6. Chelsea €107 mln
7. Arsenal €99 mln
8. Manchester City €98 mln
9. Bayern Monaco €92 mln
10.Paris Saint-Germain €89 mln
fonte: TV SPORTS MARKETS