Ai calciatori del Napoli in queste ore è stato eseguito anche il secondo tampone: nessuno in serie A è stato sottoposto a più controlli.
“Queste ore sono decisive per capire se ci saranno cambiamenti. Se non succede nulla, considerando che la squadra non andrà in ritiro, Rino ha già pronto il suo piano di lavoro: un’altra settimana di lavoro individuale, sia pure più intenso.
Certo, aumentando il ritmo, aumenta anche il rischio di infortunio muscolare ma su questo punto Gattuso ha dei timori da tempo.L’accidenti capitato a Manolas, in ogni caso, è frutto di una sfortunata caduta dopo una rovesciata. Quindi tra due giorni, salvo (l’improbabile) dietrofront del Cts della Protezione civile, resterà tutto invariato.
Ma intanto il Napoli è infastidito per le voci che vogliono altre squadre violare il protocollo che vieta allenamenti collettivi.
E nel club azzurro si pensa a coinvolgere la Procura federale: la proposta è quel la di inviare nei centri tecnici gli
ispettori della Figc, quelli che a ogni gara sono a bordo campo a registrare cori o altro, per verificare che tutti rispettino i punti fissati dal protocollo.
La squadra, ovviamente, ha accolto con soddisfazione il mancato ritiro: anche ieri la struttura che dovrebbe ospitare la squadra è rimasta chiusa e nessuna operazione di sanificazione è prevista in tempi brevi.
Eppure il Napoli, preso atto dell’impossibilità dell’ex Holiday Inn di riaprire i battenti (i dipendenti sono tutti
in cassa integrazione e il club avrebbe dovuto reperire il personale), ha anche ipotizzato di spostarsi altrove per svolgere le due settimane “in una bolla” previste dal draconiano protocollo Cts.
Ma nessuna struttura sondata è aperta di questi tempi. D’altronde, non solo il Napoli ha dei problemi: la stessa Milanello, non sarebbe in grado di ospitare il ritiro in camera singola della rosa rossonera e dell’intero staff tecnico.
Il punto è: perché il Napoli, come altri club, solo adesso si sono resi conto e contestano un passaggio chiave di questa fase-2 del pallone, ovvero la clausura per due settimane?
Gattuso non tralascia i dettagli, sia che riprendano gli allenamenti di gruppo che proseguano quelli individuali.
A meno di un mese da quello che (si spera) sia il giorno della ripartenza, crede di avere spazio per poter portare i suoi ragazzi in condizione. Senza dimenticare lo stop per circa 60 giorni da cui provengono tutti”.
Fonte il Mattino