Il quotidiano Il Mattino racconta dell’arrivo del presidente allo stadio San Paolo ieri nel pomeriggio. Ad attenderlo c’era il capo di gabinetto Attilio Auricchio, ma il patron si è infuriato alla vista dell’impianto
“L’immagine che rimanda il glorioso impianto di Fuorigrotta è quella di uno scenario di guerra: ruspe, buche, montagne di materiale di risulta, secchielli sparsi ovunque, uno scempio. Si fa molta fatica a immaginare che lì tra pochi giorni gareggerà il Napoli contro il Milan, partita di prestigio, la prima a Napoli degli azzurri. Si fa fatica a immaginare anche dove si possano collocare i raccattapalle. De Laurentiis molto, ma molto seccato ha espresso in maniera chiara il suo disappunto ad Auricchio. Sono volate parole grosse e si sono vissuti momenti concitati con il patron che ha lasciato l’impianto gridando una sola parola: vergognoso. I lavori per lui dovevano iniziare a giugno o almeno questo gli era stato assicurato. De Laurentiis teme che i lavori allo stadio – che dureranno un anno – pregiudicheranno l’immagine della società perché giocare in un cantiere con le tv di tutto il mondo ormai di stanza a Napoli non è certo positivo. Ma soprattutto il pregiudizio c’è sull’utilizzo dell’impianto stesso, per De Laurentiis i cantieri mettono seriamente a rischio anche il manto erboso, fiore all’occhiello della società che gestisce in via diretta. Insomma, il Napoli rischia di essere un ospite indesiderato a casa sua, a Fuorigrotta, per una kermesse che a tutt’oggi non si sa se si disputerà. Perché se i lavori per la pista di atletica sono partiti, per gli altri cantieri si è in altissimo mare in attesa delle decisioni dell’ennesimo commissario. Il rischio è di avere mezzo stadio chiuso e l’altra metà fatiscente – con danno pure economico rilevante – è concreto. Brucia al patron anche la brutta figura con il pluridecorato Carlo Ancelotti, abituato a palcoscenici di primo livello, che sarà costretto a guidare gli azzurri con il rischio di inciampare in una buca”