A Radio CRC è intervenuto Bruno D’Urso, magistrato.
“Il Napoli la squadra più onesta come dice De Laurentiis? Ne stiamo parlando in una giornata in cui dovremmo pensare ad altro, alla bravura di questo Napoli. Il Napoli dal processo di Torino ne è uscito perché gli elementi non consentivano di andare avanti nè nel procedimento disciplinare nè in quello penale. Il Napoli nel procedimento riguardante la Juventus non è tirato in ballo. Le intercettazioni dei dirigenti della Juventus sono la fotografia di quello che facevano per tirare avanti.
Nel calcio professionistico si dovrebbe fare uno stop e dire vogliamo ricominciare in un altro modo? Purtroppo c’è la Premier dove sono presenti gli sceicchi e si mischia un po’ tutto. A volte gli inquirenti non hanno a disposizione elementi sufficienti per approfondire. C’è il caso della Juventus che avevano archiviato perché non c’era quello che bisognava avere, se non ci sono i travasi dai contenitori della giustizia ordinaria a quelli della giustizia sportiva, può capitare che elementi acquisiti dal giudice ordinario non arrivino in ambito sportivo.
Eintracht Francoforte-Napoli? Sappiamo che è una squadra che non gioca in un modo solo e per quello che abbiamo visto fino ad ora sa difendersi e ripartire. Sa stare il 70% del tempo della partita nella metà campo degli avversari. Io sono curioso di vedere questa squadra che non sta brillando nel campionato tedesco. Dobbiamo vedere in campo come si mettono le cose. È chiaro che faranno una cintura di sicurezza intorno a Lobotka, ma da come ho letto non hanno questi grandissimi calciatori in difesa per difendersi dai nostri. Senza fare pronostici, spero di divertirmi questa sera.
Le parole di De Laurentiis sulla Champions League? In questi 18 anni ha imparato tantissime cose, tendenzialmente cerca di navigare sotto coperta, adesso è molto fiero del risultato del cambio assoluto di registro che c’è stato nel Napoli che ha consentito di togliere dalla squadra quelle figure che potevano dare ombre a Spalletti. L’allenatore non vuole che ci sia qualcuno che imponga la propria personalità sulla sua, quest’anno andiamo benissimo per questo, perché anche i mostri come Kvaratskhelia e Osimhen ascoltano Spalletti. Le storie di Icardi e Totti ci ricordano che i calciatori non devono fare ombra a Spalletti. Se penso che in futuro il Napoli possa essere ripreso nella questione plusvalenze? Non so dirlo, perché non so la qualità e la quantità delle carte che hanno i pm napoletani. La proroga delle indagini è un sintomo del fatto che si possa andare verso la chiusura. Finiamo il campionato e poi vediamo cosa succede”.