Inutile fare finta di niente. Benitez aveva (e ha ragione) quando parlava dell’importanza del fatturato, del valore della rosa e del monte ingaggi: sulla partita singola potrebbero anche non contare, ma nell’arco di una stagione fanno la differenza.
Ma in Italia uno stesso argomento rappresenta un alibi se ne parlano tesserati di alcune squadre, una decisiva differenza per vincere le competizioni se ne parlano quelli di altre squadre.
La polemica è tornata di moda dopo le parole di Conte in conferenza stampa che rispondendo a chi gli ha riferito delle lamentele di Sarri sulle partite delle ore 15:00: “dovremmo tirare fuori i bilanci e gli stati patrimoniali”.
In effetti le differenze tra Juventus e Inter sono quasi abissali:
- la Juventus fattura 504 milioni di euro contro i 347 dell’Inter;
- di stipendi e ingaggi la Juventus spende 283 milioni di euro contro i 113 dell’Inter.
Analizzando da osservatori disinteressati la diatriba Conte-Sarri, una domanda nasce spontanea:
il Napoli allora con un fatturato di appena 215,5 milioni di euro e 94 milioni di euro di ingaggi in questi ultimi anni ha fatto dei veri e propri miracoli sportivi nel ruolo di unica anti-Juventus sfiorando anche lo scudetto, poi scippato, nel 2018?