Il Fatto Quotidiano oggi in edicola riporta il caso del passaggio di Demiral e i rapporti di partnership tra Juve e Sassuolo
«Nel presente paragrafo si riportano i più rilevanti elementi di novità emersi con riferimento alla possibile esistenza di accordi non depositati e non resi pubblici. Tali accordi avrebbero generato in capo alla Juventus impegni di natura economico-finanziaria i cui effetti non sarebbero stati rilevati nei relativi bilanci.
Lo dimostra una serie di mail del 30 gennaio 2019 tra i dirigenti bianconeri Fabio Paratici, Federico Cherubini, Cesare Gabasio e Maurizio Lombardo. «Mi sta chiamando agente calciatore… posso dire di andare a firmare? Prima vorrei che documento fosse firmato da loro (dal Sassuolo, ndr) fatemi sapere», dice Paratici in un’intercettazione.
Cherubini risponde: «Mi ha chiamato sia Fabris (segretario Sassuolo, ndr) che Gianni Rossi (Rossi Giovanni, dirigente del Sassuolo, ndr). Stanno modificando alcune cose non rilevanti (a detta loro) e rimandano tutto. Chiedono possibilità intanto di far andare calciatore alla Master (…) x firmare tutti i documenti perché devono sistemare delle cose e non vogliono perdere tempo. Frank (Trimboli, l’agente, ndr) può anche tenere contratto in mano fino a quando non mandano scrittura firmata. Fammi sapere se possiamo autorizzarli ad andare».
E ancora Paratici: «Digli a Frank di non firmare sino a quando x te non è ok». Alle 19.42 Fabris invia ai dirigenti bianconeri una nuova versione della bozza di accordo, quella che sarà firmata. Per la GdF si tratta dell’«ultima versione dell’accordo poi successivamente firmato da Carnevali e Paratici» e prevede che «il diritto di opzione in favore della Juventus per acquisire a titolo definitivo Demiral poteva essere esercitato a partire dal luglio 2019 e fino al 17 gennaio 2022 (per corrispettivi compresi tra i 12 e i 28 milioni)».
Inoltre, «indipendentemente dall’esercizio dell’opzione», la Juventus si «obbligava a rimborsare» al Sassuolo 4 milioni entro il 31 luglio 2019. I finanzieri annotano che la società bianconera «alla prima finestra di mercato utile ha effettivamente acquisito i diritti economici di Demiral seppure a un corrispettivo diverso da quello pattuito».
L’ipotesi investigativa è che nei 18 milioni dell’accordo sia «stato incluso quantomeno l’importo in ogni caso dovuto al Sassuolo, indipendentemente dall’esercizio dell’opzione (pari a 4 milioni)». Un sospetto che, secondo gli inquirenti, sarebbe dimostrato da un’altra mail. Così Paratici scriveva a Lombardo: «Loro (il Sassuolo, ndr) vogliono 16 mii (16 milioni di euro, ndr), e non 12 perché dicono che i 4 sono dovuti a priori … parliamone» .L’informativa della Guardia di Finanza sull’operazione Demiral è stata inviata alla procura di Modena che ha aperto un fascicolo d’indagine.