In attesa della sfida con il Villareal, analizziamo i problemi del napoli contro le squadre troppo difensive. Abbiamo chiesto al nostro direttore Paolo Del Genio, il suo punto di vista sulle difficoltà che il Napoli incontra quando gioca contro avversari che applicano un modulo decisamente difensivo.
Direttore il Napoli sta trovando enormi difficoltà contro le squadre che giocano come si diceva un tempo “all’italiana”, ossia applicando il catenaccio difensivo. Con la rosa attuale che tipo di contromisure potrebbe adottare?
“Bisogna partire dal pizzico di fortuna in più che è necessario quando certi giocatori importanti non attraversano un momento proprio brillante e sbagliano qualche giocata tecnica. A livello di organizzazione, di padronanza del campo è stato il solito Napoli, solo che è mancata quella brillantezza per fare la giocata vincente come un dribbling, un tiro o un semplice passaggio giusto. Le palle gol sono state create, ma solo in numero ridotto rispetto al passato. Non credo che attualmente ci siano soluzioni tattiche diverse se non quella di inserire una seconda punta al fianco di Higuain passando al 4-2-4. Però la vedo difficile. Sarri ha già detto che è una soluzione applicabile solo nei 20-25 minuti finali perchè andrebbe ad alterare gli equilibri della fase difensiva”.
Secondo te un centravanti con le caratteristiche come quelle di Zapata, Denis o Pazzini, giusto per fare qualche nome, sarebbe tornato utile contro squadre molto difensive come il Carpi, la Roma, la Juventus, il Milan?
“Penso di sì perchè attualmente facciamo fatica a tenere la palla verticale alta, che può tornare utile per creare i presupposti per essere pericolosi. Avendo un calciatore così si può creare una soluzione alternativa al classico sviluppo dell’azione come abitualmente fa il Napoli con una fitta serie di passaggi. Questa potrebbe essere una cosa sulla quale lavorare per costruire l’organico per la prossima stagione”.
Una statistica evidenzia che il Napoli è una squadra che tira molto poco da fuori area. Un’indicazione di Sarri o è dovuto alle caratteristiche dei calciatori?
“Secondo me è un dato legato alle caratteristiche dei calciatori. I calciatori che hanno questa soluzione sono Insigne, Mertens e Hamsik quindi sono decisamente pochini”.