La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nell’inchiesta sul Calcioscommesse. Tra questi anche il ct della Nazionale Antonio Conte con l’accusa di frode sportiva.
Tempi difficili per il calcio italiano. La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nel filone del calcioscommesse. Tra questi nomi importanti come gli ex laziali Stefano Mauri e Beppe Signori, l’attuale tecnico dell’Udinese Stefano Colantuono e l’ex di Atalanta, Brescia e Sampdoria Cristiano Doni.
Rinviato a giudizio anche il CT della nazionale Antonio Conte con l’accusa di frode sportiva in relazione alla partita AlbinoLeffe-Siena. Per il CT è stata chiesta l’archiviazione per la partita Novara-Siena e gli è stata cancellata l’accusa di associazione a delinquere.
La posizione dell’ex capitano della squadra di Lotito Stefano Mauri, si è particolarmente aggravata dopo le accuse nei suoi confronti fate del macedone Christian Ilievski, uno dei principali artefici delle partite truccate.
Proprio per i nuovi elementi emersi dopo la testimonianza di Ilievski, il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi, ha chiesto alla Procura di Cremona la documentazione relativa alle 104 richieste di rinvio a giudizio.
In totale sono circa 60 le partite di Serie A, B e Lega Pro coinvolte nell’inchiesta del procuratore di Cremona, Roberto di Martino.
Il presidente della Federcalcio Tavecchio, ribadenso la fiducia nel CT, ha così commentato il rinvio a giudizio di Conte: “Il rinvio a giudizio non sarebbe una condanna. Non ho avuto modo di sentire Conte, ma per noi non cambia nulla”. Per Antonio Conte si farà di tutto per arrivare aq una sentenza prima dell’inizio degli Europei in programma a giugno 2016 in Francia.
Ricordiamo che la Giustizia Sportiva per le partite interessate dal rinvio a giudizio chiesto dalla Procura di Cremona, aveva emesso delle condanne già scontate:
Conte: squalifica di 10 mesi, poi ridotti a 4, per omessa denuncia in relazione alla partita Albinoleffe-Siena; Mauri: squalifica di 9 mesi, poi ridotti a 6, per doppia omessa denuncia in relazione alle partite Lazio-Genoa e Lecce Lazio; Cristiano Doni: squalifica di 3 anni e 6 mesi (ai quali sono stati poi aggiunti altri due anni per altre scommesse) in relazione alla partita Crotone-Atalanta; Signori: 5 anni di squalifica e la preclusione di permanenza nell’ambito della Federazione (in pratica è come se fosse stato radiato).
Dopo le richieste di rinvio a giudizio, il Presidente del Coni Malagò, ha lanciato un allarme preoccupante: “In questo mese molti nodi verranno al pettine, come giustizia sportiva e calendari”. Il presidente della lega di Serie B Abodi, ha invece l’intenzione di chiedere lo slittamento del calendario del campionato cadetto anche per la vicenda legata allo scandalo Catania.