Il caffè del professore – a cura di Bruno Siciliano, ordinario di Robotica alla Federico II.
In numerologia il numero 50 rappresenta la molteplicità, il cambiamento, la mutevolezza e
l’esplorazione sia a livello fisico che mentale. Qualità che hanno caratterizzato il percorso del nostro
amato Napoli nel girone di andata, concluso con un un numero record di punti, come era successo solo
due volte nella storia del campionato italiano a venti squadre. Una rosa completa e competitiva gestita
in maniera mirabile da Big Luciano ― con la vittoria di ieri è l’allenatore più vincente (276) nella storia
della Serie A. Un Napoli che ha saputo interpretare in maniera ottimale partite contro squadre che
adottavano moduli tattici differenti, da quelle schierate in 11 dietro al pallone in attesa di un episodio ―
come la Salernitana e, probabilmente, la Roma di domenica prossima ― a quelle che hanno provato a
prenderci in velocità ― come il Milan arrembante del secondo tempo a San Siro. La tenuta fisica e
mentale della squadra ― tranne in parte la sfortunata eliminazione dalla Coppa Italia ― è garanzia per
un girone di ritorno ad alto livello.
Come per le precedenti trasferte contro Roma e Inter, anche questa era vietata ai nostri tifosi residenti.
Ciononostante, grazie a un cortese invito da parte della società granata, ieri sera eravamo in tribuna
all’Arechi con mio figlio Fabrizio, il caro amico Amedeo e suo figlio Giacomo. Lungo l’A3, tappa
scaramantica a Cava per salutare la squadra in partenza per Salerno ― proprio come l’anno scorso.
E altrettanto scaramantica l’intervista di rito con Italia Mele, inviata di Canale 8, Valeria Grasso di
100x100napoli.it e il loro collega Mirko Calemme: il punteggio finale di 0-2 sarebbe stato lo stesso
dell’ultima trasferta genovese con relativa intervista.
L’atmosfera salernitana in una serata fredda e piovosa è stata un po’ meno ostile di quella dell’anno
scorso, allorché fummo insultati sia all’esterno dello stadio che in tribuna. Un plauso al presidente
Iervolino, che deve aver contribuito a smussare i toni fra la tifoseria evidenziando l’importanza di avere
più società campane nella massima serie. Dopo la scoppola granata a Bergamo e le vicende sul cambio in
panchina poi rientrato, questa partita rappresentava una mezza trappola e il Napoli ha saputo superarla
col piglio della grande squadra, accelerando al momento opportuno e chiudendo la partita a cavallo
dell’intervallo fra i due tempi.
La serata si è conclusa alla pizzeria Màdia a Salerno, la stessa dalla quale Mourinho ordinò una pizza
nello scorso campionato come nella foto mostrata a bordo del treno di rientro a Roma. E proprio la
Roma sarà il nostro prossimo avversario al Maradona domenica sera prossima. Tornando alla
numerologia, il numero 50 simboleggia un nuovo punto di partenza verso la ricerca, le passioni e la
fortuna. Avanti Napoli, partiamo dai cinquanta punti di questo splendido girone d’andata e continuiamo
la cavalcata vincente nel girone di ritorno per coltivare il nostro sogno. A risentirci dal Picco a Spezia il
prossimo 5 febbraio #FNSCD.