Appuntamento con la storia
Martedì 18 aprile alle ore 21 voglio vedere la bolgia di un Maradona tinto d’azzurro e un tifo incessante dal primo all’ultimo minuto. Sciarpe, bandiere, striscioni, tamburi, megafoni. Che la Società dialoghi finalmente con gli Ultras civili e organizzi una coreografia degna del nostro popolo partenopeo! Ricordo ancora il Vesuvio fumante in Curva B del marzo 2013 in occasione di un Napoli-Juve. Bravo Spalletti ad aver lanciato l’appello in conferenza stampa. Che non resti inascoltato. I nostri ragazzi hanno bisogno del nostro calore. Prepariamoci e carichiamoci per il nostro appuntamento con la storia.
Il nostro amato Napoli è tornato, complessivamente è stato superiore al Milan nei novantanove minuti. Solo un arbitraggio sciagurato e la prestazione di Maignan gli hanno negato un più che meritato pareggio se non qualcosa in più. Martedì rientrerà il giaguaro Victor e ci condurrà a una storica qualificazione. Dopo aver visto il Napoli di ieri sera, padrone assoluto del campo per lunghe fette di partita, ne sono ancora più convinto di quanto potessi esserlo sulla base dei 22 punti di scarto in campionato.
Davvero un peccato, perché la trasferta è stata un crescendo di emozioni. L’ebbrezza della partenza all’alba in auto con i ragazzi. Ospiti a pranzo del talentuoso chef partenopeo Roberto di Pinto —già pronto in versione stadio— nel suo accogliente locale gourmet Sine in viale Umbria, aperto esclusivamente per accogliere gli amici trasfertisti. Secondo tradizione, il tavolo 2, due fisso come le precedenti trasferte in terra lombarda. Stavolta è venuta una sconfitta, ma ovviamente è da valutare nell’economia delle due partite di andata e ritorno.
L’atmosfera in centro e poi in metro fra tifosi rossoneri e tifosi azzurri è stata cordiale come si conviene a un incontro fra due grandi squadre in un quarto di Champions: da un lato il Milan con le sue sette vittorie e dall’altro il Napoli che quest’anno sta esprimendo uno dei più bei calci d:Europa. Nessun problema a girare con tanto di sciarpa azzurra al collo e fascetta al braccio, né tanto meno di tifare nel primo anello rosso. La civile Milano di sponda rossonera non si è smentita neanche stavolta.
Altrettanto simpatico l’incontro con l’amico Fabio Galante e la sua dolce compagna Francesca, lui reduce dalla vittoriosa trasferta in terra lusitana —seconda dopo quella degli ottavi— che ha virtualmente consegnato il pass ai nerazzurri per la semifinale e, con esso, la garanzia di ritrovare una squadra italiana in finale dopo 6 anni. Abbiamo commentato la discutibile gestione dei cartellini da parte del mediocre arbitro romeno e concordava punto punto con me. Come ha fatto l’obiettivo Seedorf su Amazon Prime —avrei letto successivamente— quasi a controbilanciare il commento tecnico di parte di Ambrosini.
Con Fabio ci siamo dati scaramanticamente appuntamento a Napoli il 9/10 maggio e quindi ancora a Milano il 16/17. Road to Istanbul 23, il sogno continua. Prima la pratica Verona però. A risentirci dall’Allianz Stadium domenica 23. Lì ho sempre visto il Napoli perdere ma, per la prima volta, sarò nel settore ospiti e tiferò a squarciagola #FNSCD.