Dopo aver partecipato all’addio al calcio di Pirlo, per Vincenzo Iaquinta le cose non girano per il verso giusto.
Secondo quanto riferisce calciomercato.com, il giocatore è tra i 147 imputati del processo Aemilia, il più grande finora celebrato contro la ‘ndrangheta nel nord Italia. I magistrati della direzione distrettuale antimafia di Bologna, al termine della requisitoria, hanno richiesto per lui 6 anni di reclusione con l’accusa di reati relativi alle armi con aggravante di associazione mafiosa.
Per il padre di Iaquinta sono stati chiesti 19 anni di reclusione per affiliazione alla ‘ndrangheta.
Tra i reati contestati ai vari imputati si va dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alla falsa fatturazione, frode, usura e estorsione.