L’allenatore della Fiorentina, Beppe Iachini, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Napoli.
“Per come sono io le parole del presidente si ascoltano e non si commentano. Nel caso specifico, le parole su di me non possono che farmi piacere per quel che è stato lo sviluppo della stagione. Fanno capire quelle che sono state le difficoltà e le tempistiche dei miei arrivi. Quello che ha detto il presidente non è cosa da tutti i giorni, lo ringrazio e continuo a dare una mano alla mia Fiorentina. C’era rischio, ma non me la sono sentita di lasciarla da sola.
Salvezza di quest’anno mia impresa sportiva? Ne ho vissute diverse, ma questa è stata molto difficile perché non aveva dietro una continuità di lavoro e c’era un calendario tosto per una squadra e un ambiente molto impaurito. Dovevamo fare in fretta, ci siamo messi sotto e abbiamo lavorato. Il condottiero non deve mai abbassare la testa e tener concentrati tutti, attraverso i colloqui individuali e collettivi. I risultati vanno conquistati sul campo, nonostante le paure. Guardiamo avanti con fiducia.
Kokorin? Si sta allenando con noi, lo valuterò di volta in volta dopo la sua ricaduta, che ovviamente paga a livello mentale. C’è il timore di ricadere, ma vedremo.
Futuro? Non lo so, penserò a fare queste due partite e poi si vedrà, ragionerò con il mio staff. Il Napoli? Con Gattuso ho un ottimo rapporto, sta facendo benissimo. Ha una squadra che già negli anni passati ha lottato per i primi posti, e che è stata rinforzata. Ogni partita fanno 4-5 gol, stanno attraversando un ottimo momento, ma noi ci prepareremo al meglio nonostante abbiamo un giorno in meno di recupero. Siamo abituati alle cose complicate.
Chiarimenti sulla conferma ventilata da Commisso? Il presidente mi aveva fatto qualche battuta, mostrando gratitudine per l’obiettivo raggiunto. Forse da fuori non si è recepito quanto grande era il terrore di poter retrocedere. Dopo 5 mesi a casa, sono tornato e me ne sono accorto in maniera nette. Il presidente era preoccupato e dunque mi ha esternato sensazioni positive in chiave futura. Ma ok così, Beppe va, con grande gratitudine per una persona di grande spessore come il presidente, che tiene davvero alla Fiorentina.
Può essere l’occasione giusta per Callejon? Vediamo se ci sarà questa opportunità, anche per qualche ragazzo giovane. Lo verificherò.
Kouamé? Io parlo del mio blocco di partite, lo scorso anno aveva fatto qualche gol dopo il rientro dall’infortunio. Poi il gol di Milano contro l’Inter, nella serata terribile di Vlahovic. Tra parentesi, la settimana dopo io Dusan ll’ho fatto giocare, proprio per mostrargli fiducia. Kouamé ha perso fiducia, a volte le stagioni si incanalano male, devo dire che ha fatto un’ottima partita contro l’Atalanta. Per gli attaccanti come per i portieri, ci sono annate meravigliose e annate in cui va tutto male. Sono due ruoli che stanno dentro una squadra, ma in un certo senso specifici, con un qualcosa di diverso rispetto agli altri, sempre nell’occhio del ciclone. Quest’anno Christian ha pagato questo, è stato frenato ma ha qualità.
Titolarissimi o spazio per chi ha giocato meno? Vedrò in base alle condizioni della squadra, se ci saranno o meno dei recuperi. Mi piacerebbe dare spazio a chi non ne ha avuto molto”