Il tecnico del Napoli ha fatto ricorso ad un Report Statistiche per smentire un possibile “calo fisico” Piuttosto ci possono essere dei momenti in cui la percentuale realizzativa cala: è questa la chiave di lettura di Sarri.
Quindi il problema – se così possiamo chiamarlo – del periodo “no” del Napoli vissuto nella seconda metà di febbraio, dopo le vittorie, ricordiamolo, con Lazio e Carpi di inizio mese, sembrerebbe, su ammissione dello stesso allenatore in conferenza stampa, quello di non essere riusciti a concretizzare le occasioni create. Gli azzurri, cioè, hanno mostrato anche in queste ultime 5 complicate partite, contro avversari di ottimo livello, la solita abilità nel mettere in difficoltà gli avversari, però lo hanno fatto con un deficit tecnico ed una eccessiva esitazione nelle giocate-chiave costati probabilmente dei punti e delle critiche piovute anche sullo stesso Sarri. Eppure, paradossalmente, le performance di carattere fisico ed in particolare dinamico dei singoli e di squadra nell’ultima uscita a Firenze, ad esempio, sono state le migliori stagionali: abbiamo fatto 12 chilometri di media, ad un metro dalla migliore prestazione stagionale. Abbiamo fatto 2554 metri in accelerazione, la migliore stagionale. Potenza metabolica 11,98 che anche è la migliore stagionale – ha puntualizzato un Sarri particolarmente “ispirato” dai numeri.
Insomma il Sarri-pensiero sul bilancio di questo mini ciclo terribile, fortunatamente passato, è chiaro e potremmo dire scientificamente provato. Un passaggio sbagliato in uscita, un tiro parato da una prodezza del portiere non sono evidentemente legati ad una condizione atletica precaria ma a logiche e per certi versi prevedibili difficoltà palesate anche dai calciatori più dotati tecnicamente e che hanno dovuto fronteggiare individualità di valore assoluto.
Ma in Italia c’è la cultura di dire sempre che il problema è fisico – aggiunge il mister. In fondo si sa, spesso nel calcio si parla per frasi fatte, si inseguono i soliti – spesso mistificatori – luoghi comuni. E nel calcio, poi, quello di giustificare un trend poco positivo e brillante dicendo che si tratta di “calo fisico” va sempre di moda. Di certo non per il prof. Sarri, uomo d’altri tempi…
I numeri del prof. Sarri non mentono: KO un banale luogo comune del calcio
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