Il compleanno è un gran bel momento per chi compie gli anni, i compleanni dei miti sono la festa di tutti. Oggi Maradona compie 59 anni nei quali ha dispensato gioia ed emozioni all’Argentina, al Napoli e poi al resto del mondo.
Mentre festeggia allenando su un trono dall’altra parte del mondo nella sua casa napoletana va in scena una partita tra gli azzurri e l’Atalanta.
Un tempo si sarebbe definita “Miseria e Nobiltà” oggi diventa l’ennesimo crocevia della tormentata stagione del Napoli e racconta anche del ritorno a casa di un altro grande capitano Marek Hamsik.
A volte il destino esagera: Tanto, troppo tutto assieme. Ansia da prestazione, emozioni, ricordi: Passato, presente e futuro fusi, compattati e modellati a forma di pallone.
Al Napoli mancano continuità, aggressività e soprattutto punti. I calciatori raccontano di crederci e di avere le motivazioni giuste ma non sempre, poi, concretizzano le parole in fatti.
Il Presidente ha avvertito l’importanza del momento e si è seduto a tavola con il team.
Rendersi conto da vicino è sempre un’ altra cosa, annusare l’aria, guardare negli occhi, ascoltare le voci. Magari, oggi tutti pensano che l’ immensità di Diego avrebbe compattato anime diverse, raddrizzato pericolosi dérapage e spianato strade.
In verità i calciatori che vestono la maglia azzurra sono, per un’alchimia misteriosa, tutti figli di Maradona. Devono soltanto ricordarselo, concentrarsi e tendere l’orecchio.
Nello spogliatoio del San Paolo riecheggia ancora la sua voce, basta fare silenzio e ascoltarla e sarà come fosse lì con loro.
Ai ragazzi di mister Ancelotti la possibilità di onorarlo nel modo migliore.
Per la foto si ringrazia Italo Cuomo.