Il tecnico del Bournemouth svela la sua ammirazione, diventata poi amicizia, con il tecnico del Napoli.
Può sembrare una storia strana, forse un pò lo è, ma pensare che i mister di Bournemouth e Napoli si conoscano da tempo è un’ipotesi che pochi avrebbero preso in considerazione. Invece è proprio così.
Nel 2014 Eddie Howe, giovane e rampante tecnico 39enne del Bournemouth (all’epoca in Championship), decise di venire in Italia per seguire da vicino quello “strano personaggio” che utilizzava droni e tecnologie varie per il suo club: era Maurizio Sarri. Il mister inglese restò in Toscana oltre una settimana, cercando di carpire ciò che aveva già visto a distanza attraverso video e racconti. Un rapporto di stima nato lì e proseguito anche successivamente, con contatti costanti e reciproco scambio di complimenti e considerazioni. Alla fine di quella stagione Howe infatti riportò i rossoneri in Premier League.
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Il tecnico racconta di quel periodo in Italia col sorriso sulle labbra: “Sono felice di incontrare il Napoli. Sarà un vero test per noi, probabilmente il nostro match estivo più difficile della pre stagione. Gli azzurri sono una squadra eccezionale, senza ombra di dubbio e sono certo che sarà una partita speciale. Ho speso molto tempo nel seguire Sarri, ho visto da vicino il suo lavoro e ne ho costruito anche una tesi. Sarri è molto calmo, molto rilassato, molto premuroso e la squadra ha avuto subito fiducia in lui. Il lavoro che ha fatto tatticamente è davvero bello vedere. A Empoli ho imparato molto da lui, sarà bello vederlo di nuovo. Non è stata una sorpresa per me vederlo andare in un grande club come Napoli e fare bene. Nella vita penso che sia sempre importante andare in giro e ampliare i propri orizzonti, incontrare nuove persone e vedere diversi modi di lavorare anche dei meno noti. All’epoca Sarri non era di certo nel più grande club del mondo, però sono rimasto veramente impressionato dal lavoro svolto “.
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