Alla vigilia di Napoli-Milan c’è chi non ha dimenticato quella frase pronunciata dal tecnico rossonero. Napoli-Milan non è solo una partita nel ricordo delle sfide Juliano-Rivera, Maradona-Gullit, Careca-Van Basten, Ferlaino-Berlusconi. Napoli-Milan è anche la partita che calciatori del calibro di Altafini, Sormani, Giovanni Galli, hanno giocato con entrambe le maglie. Napoli-Milan è anche la partita da ex di Abate e del portierino per età ma portierone per qualità Donnarumma da Castellammare.
Ma Napoli-Milan è soprattutto il duello sportivo tra due allenatori che avrebbero potuto sedersi l’uno sulla panchina odierna dell’altro.
Proprio Sarri e Mihajlovic, in questi ultimi mesi sono stati al centro di polemiche per alcune frasi pronunciate e che hanno avuto una notevole cassa di risonanza mediatica. Più recente è la lite Sarri-Mancini, un pò più remota quella che ha investito Mihajlovic.
Era il 5 gennaio del 2016, vigilia della sfida con il Bologna. In conferenza stampa il tecnico serbo per rispondere a una polemica innescata in Giappone dal suo calciatore Honda, accusa il giapponese di voler fare il “napoletano” usando il paragone non come un complimento ma come modo negativo di affrontare la vita, una sorta di offesa verso chi secondo il serbo vive di furbate:
“Honda dice che al Milan non si riesce a costruire molto per i tanti cambi di allenatore. Cosa pensa?” il tecnico ha risposto così: «Non so, non ho letto. Quando va in Giappone, parla, qua invece no. Non so, bisogna parlare con lui. Chiedetelo a lui, così ve lo spiega per bene. Lui capisce quello che vuole, fa il napoletano”.