Il Pipita ha rilasciato un’intervista al quotidiano argentino “Clarín”.
Messi ha raggiunto Batistuta in testa alla classifica dei bomber della Nazionale, ti sei finalmente sbloccato e ti avvicini a Maradona in classifica, la squadra ha giocato bene. Quella col Venezuela è stata la notte perfetta?
“Sì, la verità è che è andato tutto bene. Abbiamo giocato una buonissima partita, anche se abbiamo sofferto un pò troppo dopo il 2-0. Nel secondo tempo quando loro hanno accorciato, per fortuna abbiamo subito segnato il quarto”.
Una squadra che gode di un’intesa fantastica fra Messi e Higuain.
“Avevamo visto i video delle loro gare precedenti ed hanno lasciato buchi proprio in quella zona che ci aspettavamo, poi sappiamo bene che quando Leo ha la palla può fare di tutto, anche mettere quei passaggi come al primo gol. Così ho fatto la diagonale e quando ho visto arrivare il pallone mi sono reso conto che dovevo andare al volo sennò la palla scappava via. Per fortuna l’ho presa e ci sono riuscito. Sapevo che era difficile per il portiere pararla”
Ti pesava non aver ancora segnato?
Ero solo stato sfortunato. In ogni caso ero tranquillo fino a quel momento. L’ho detto pure l’altro giorno, quando non avevo ancora trovato il gol e mi avevate chiesto la stessa cosa. Ovviamente le reti influenzano sempre la fiducia e sono sempre una bella cosa per un attaccante, ma ero calmo.
Hai sentito la pressione del CT Martino?
Ringrazio sempre sia l’allenatore che i miei compagni di squadra per la fiducia che mi hanno dato nei giorni scorsi. Per fortuna i gol sono arrivati.
Messi, In occasione del primo gol è venuto verso di te, ti ha abbracciato e ti ha detto qualcosa coprendosi la bocca. Possiamo sapere cosa?
Mi ha detto “dai che ne segni un altro oggi”, e per fortuna sette minuti dopo l’ho fatto. Una grande gioia.
Come vedi questa squadra rispetto alla precedente Coppa America?
La vedo molto bene. Penso che, partita dopo partita, stiamo migliorando e possiamo farlo ancora di più. Abbiamo fatto un altro passo verso la finale.
Come vedi la semifinale contro gli Stati Uniti?
Siamo tranquilli ma di certo non sarà facile. Sono nel loro paese, giocano in casa, gli USA sono una squadra forte e che merita rispetto. Mi aspetto una semifinale dura, una gara tipo come quella contro il Venezuela. Dobbiamo giocare una partita perfetta. La cosa importante adesso è quella di essere essere calmi, dobbiamo prepararla nel migliore dei modi.
Quanta può influire il fatto che gli Stati Uniti abbiano due giorni di riposo in più dell’Argentina?
Questo è vero, giocheremo con due giorni in meno di riposo ma questa è la cosa che mi interessa di meno. Ciò che mi interessa è pensare al fatto che siamo ad un passo da un’altra finale.
Preferisci il Cile o la Colombia nella eventuale finalissima?
Non lo so. Adesso sto solo pensando di battere gli Stati Uniti, poi dopo vedremo a chi tocca.
Questa Coppa America è una rivincita delle due ultime finali perse con Germania e Cile?
No, non è una rivincita. Questa è una nuova opportunità a cui teniamo tantissimo e che dobbiamo cogliere.
Traduzione effettuata dall’autore dell’articolo, Alberto Cacciapuoti.