Gonzalo Higuain ha rilasciato un’intervista a “La Nacion” dove si racconta, dopo il suo approdo all’Inter Miami di Beckham.
Queste le sue parole, riprese dal portale online del Corriere dello Sport:
“Sono molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire da quella bolla di pressione. La stampa parlava sempre di me, delle critiche dei tifosi, qui invece il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che sopportano quelle pressioni.
Qui le persone per strada non ti giudicano perché hai sbagliato o segnato un gol. E lo stesso accade con la stampa. Quindi vivo con più tranquillità, quello che stavo cercando. Né i media né i tifosi ti giudicano, se sei grasso, se sei magro, se sei calvo…
Mi sono fatto crescere la barba lunga e sono diventato una notizia, ma nessuno parla di me di calcio. Prima facevano male le critiche, ora no. E da quando è arrivata mia figlia ho cambiato la mia sensibilità. Lautaro il mio erede in nazionale? Gli direi di stare calmo perché adesso è tutto rose e fiori, ma potrebbe venire il momento, magari in un Mondiale o in Coppa America, in cui avrà la sfortuna di sbagliare un gol fondamentale e allora Lautaro non sarà più Lautaro. Non deve né credere di essere il migliore né credere di essere il peggiore.
Non rimarrò nel calcio. Ho deciso. Quando ho lasciato la nazionale ho iniziato a prepararmi per il futuro e sapevo già che quel futuro non sarebbe stato nel calcio. Innanzitutto starò di più con la mia famiglia. E poi farò qualunque cosa mi piaccia fare. Ma insisto: sono convinto che non sarò nel calcio. Mi piacerebbe studiare cucina, enologia, la materia dei vini mi cattura, sono due attività che mi piacciono.“