Il capitano del Napoli ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’emittente tedesca Sport1.
“Giocare a Napoli è stupendo, qui il calcio è inteso come religione, è una malattia benigna e l’ho capito dal primo giorno che ho indossato la maglia azzurra. Il nostro bel gioco? il calcio di mister Sarri è bellissimo ma è difficile da apprendere, bisogna sacrificarsi correndo tanto e spingendo sempre, non è semplice ma quando poi attacchiamo ci divertiamo, per fortuna la base è il possesso di palla. In allenamento non portiamo mai palla, ci ha abituati a fare sempre e solo massimo due tocchi, solo gli attaccanti possono fare i dribbling.
Maradona? a Napoli è tutto, sappiamo tutti noi il suo significato per ogni tifoso, è il più grande e lo sarà sempre. Adesso però vogliamo vincere anche noi, è passato troppo tempo dall’ultimo scudetto e vogliamo far rivivere quei tempi ai nostri appassionati fan. Il record di gol? non ho superato Maradona, lui è sempre il numero uno, non significa nulla aver segnato più reti rispetto alle sue, io sono soltanto un calciatore normale e diverso da lui, però sono felice lo stesso. Non l’ho mai visto in campo dal vivo, ero troppo piccolo quando giocava, sono cresciuto con altri campioni.
Lo Scudetto? quest’anno stiamo facendo bene e siamo primi da oltre metà stagione, duelliamo con la Juve che è un club super che vale più di 600 milioni di euro, è un duello impari e per questo stiamo facendo qualcosa di eccezionale. Speriamo di arrivare davanti a loro a fine campionato, anzi sono sicuro, stavolta toccherà a noi arrivare primi, è una grande occasione per tutti, non solo per me.
Europa League? è importante, vogliamo arrivare il più avanti possibile. Sarri fuori dal campo? fuma tantissimo, non ho mai visto uno che fuma così ma è una gran bella persona, socievole e sempre riflessiva, è un bene per noi calciatori”.