“I due capitani” è un film d’avventura americano del 1955 ispirato ad una spedizione esplorativa a ovest del fiume Mississippi.
Difficile ora stabilire chi tra Hamsik e De Rossi possa fare Charlton Eston e Fred MacMurray, i due attori protagonisti del film alle prese con gli attacchi degli indiani lungo il loro percorso.
Ma “I due capitani” di Napoli e Roma si sfidano all’Olimpico per chi debba comandare la spedizione esplorativa sul fiume Po, per scoprire come strappare quel totem tricolore alla ‘tribù’ dei torinesi bianconeri.
Due capitani ma anche due bandiere accumunate dalla storia dei rispettivi club: De Rossi ha raccolto la fascia di capitano lasciata in eridità da Totti, Hamsik invece insegue il record di gol Maradona.
Due percorsi diversi quelli di Hamsik e De Rossi: il primo, Hamsik, arrivato giovanissimo dalla Slovacchia via Brescia ed ora è la bandiera del Napoli; il secondo, De Rossi, nel suo club ci è cresciuto e dopo tanti anni da fedele scudiero di capitan Totti ora è il riferimento dei romanisti.
Li rende simili una bacheca di trofei quasi uguale: due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana a testa, dove la differenza la fa il titolo mondiale vinto da De Rossi con l’Italia nel 2006. Scusate se è poco.
Li accomuna quell’addio sfiorato ma per fortuna di Napoli e Roma mai ultimato: Hamsik prima in direzione Milan poi verso la Juventus; De Rossi a un passo dal Manchester City.
Ma entrambi alla fine hanno ascoltato il suggerimento del cuore, il richiamo della seconda pelle che è la maglia che indossano da 568 partite De Rossi e da 463 Hamsik.
Sabato 14 ottobre si incroceranno davanti la monetina dell’arbitro Rocchi per scambiarsi i gagliardetti e per scegliere chi deve battere il calcio d’inizio di Roma-Napoli. Poi una bella stretta di mano e ognuno per la sua strada che difficilmente incrocerà quella dell’altro: De Rossi in zona centrale, Hamsik più decentrato sulla sinistra.
Ma la missione è la stessa: strappare quel ‘totem’ tricolore alla ‘tribù’ dei torinesi bianconeri.