Questo quanto pubblicato sul proprio profilo Facebook da Guido Silvestri: Professor and chair presso Emory University.
1. LA RITIRATA CONTINUA
La ritirata di COVID-19 continua senza sosta.
Cala ancora il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia da 489 a 475, quindi di altre 14 unità, e siamo ormai al 11.6% del valore di picco.
Scende ancora anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 7.379 a 7.094, quindi di ben 285 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 47.986 a 46.175, quindi di altre 1.811 unità.
A 26 giorni dal fatidico 4 maggio (e 12 dal 18 maggio) non si vede neanche l’ombra dell’ “inevatibile” (sic) aumento dei contagi. Invece direi che si cominci a intravedere abbastanza bene chi aveva visto giusto e chi dava i numeri del lotto.
2. DACCI OGGI IL NOSTRO PANICO QUOTIDIANO
Mi segnalano diversi lettori che i due “bollettini del catastrofismo” un tempo noti come Corriere della Sera e Repubblica sono sempre più in difficoltà nel trovare spunti per darci il nostro “panico quotidiano”.
Per esempio cominciano a riporre le loro “speranze di disastro” in un ritorno di SARS-CoV-2 in autunno – cosa che io in effetti temo (verso Dicembre/Gennaio, a dire il vero) visto che questo virus sta dando tutti i segni di una forte stagionalità (e quindi comportandosi come gli altri coronavirus).
Ma trovo buffo che i “bollettini del catastrofismo” adesso puntino sul ritorno del virus a fine anno quando per molte settimane negavano – contro ogni evidenza – la stagionalità di COVID-19, sposando invece teorie bizarre come quella dei 150.000 ricoveri in terapia intensiva per l’8 di giugno, che se voleva essere uno scherzo non ha fatto ridere nessuno.
3. NUOVI CONTAGI O NUOVE DIAGNOSI?
Provo rapidamente a chiarire un punto su cui si sta facendo parecchia confusione (e che mi ha fatto notare di recente
Massimo Clementi
).
Quando i bollettini della Protezione Civile parlano di “nuovi contagi”, in realtà parlano di “nuove diagnosi”, cioè di persone che sono state trovate positive al tampone per COVID-19 per la prima volta. Queste persone, che di questi tempi sono quasi tutte asintomatiche, potrebbero avere contratto il virus anche diverse settimane fa, ed essere positive solo perché hanno frammenti di virus morto (come suggerisce lo studio del CDC coreano su cui presto ritorneremo).
Quindi trovare 500 di questi “nuovi contagi” non significa affatto che 500 persone si sono infettate ieri, ma che queste persone sono state diagnosticate ieri. Non sarebbe ora di usare una terminologia che è più corretta e spaventa di meno?
4. AMBASCIATORI…
Come vedete nella locandina qui sotto, oggi ho partecipato ad un piacevolissimo incontro virtuale organizzato da Ugo dalla Croce, addetto scientifico dell’Ambasciata Italiana in USA, e presenziato dal nostro ambasciatore Armando Varricchio e dal grande Kelvin Drogemeier, direttore della National Science Foundation (NSF), l’agenzia del nostro governo che finanzia la gran parte della ricerca non-biomedica in America.
Ho avuto l’onore di fare da panelist con la cara Cristina Cassetti, deputy-Director della Divisione di Microbiologia & Virologia alla NIAID/NIH (quindi uno dei “bracci destri” di Tony Fauci), e con il grande PPP, al secolo: Pier Paolo Pandolfi, esperto di valore mondiale di cancro e leucemie, da poco direttore del VIMM (Venetian Institute for Molecular Medicine).
Interessante che Pier Paolo – che a causa di COVID-19 è intrappolato a Boston da alcune settimane – come prima cosa ci ha raccontato dei progressi nello sviluppo di un anticorpo monoclonale potentissimo nel neutralizzare SARS-CoV-2, arrivando alla stessa previsione che avevo proposto io in una chiacchierata mattutina con
Pier Luigi Lopalco
e la senatrice/collega Elena Cattaneo.
Qual è questa previsione? Lo scoprirete qui sotto
5. …. ED ANTICORPI MONOCLONALI
Una delle piu’ belle notizie di questi ultimi giorni, insieme alla dimostrazione della cross-reattività dell’immunità cellulare tra coronavirus (Grifoni A et al, Cell, May 2020) e di immunità che protegge da re-infezione nelle scimmie infettate con COVID-19 (Chandrashekar et al., Science, May 2020), è quella dello sviluppo pre-clinico di diversi anticorpi monoclonali neutralizzanti ad alta potenza contro COVID-19.
Tre di questi sono stati studiati con ottimi risultati nel topo “umanizzato” che esprime il recettore ACE2 umano. Uno si chiama BD-368-2 (Cao Y et al., Cell, May 2020), e gli altri due si chiamano B38 e H4 (Wu J et al., Science, May 2020). Il quarto, che si chiama CB6, ha dato risultati molto promettenti addirittura nel macaco, che è da considerare il gold standard dei modelli animali di COVID-19 (Shi R et al., Nature 2020).
Ora, mettendo da parte il fatto che i loro nomi non sono un granché (se si chiamavano Brenno, Paolone, Silvietta e Alba era più facile ricordarseli, ma pazienza), la cosa importante è che questi anticorpi neutralizzano il virus con grande potenza e specificità anche a basse concentrazioni, ed hanno ottime chances di funzionare negli esseri umani esattamente come hanno funzionato nei topi e nelle scimmie.
Da queste importanti osservazioni deriva lo scenario che Pier Paolo ed io immaginiamo, con un po’ di sano ottimismo, per la prossima ondata di COVID-19: la persona che sviluppa i sintomi, va al pronto soccorso, si fa una bella flebo di Brenno o della Dodi (pardon, di CB6 o di BD-368-2) e se ne torna a casa abile ed arruolato. Siamo matti? Io dico di no, e voi?
[ps: notare che questi cinque articoli con messaggi positivi usciti negli ultimi giorni su Nature, Cell e Science hanno avuto pochissimo spazio nei vari “bollettini del catastrofismo”, troppi impegnati a spargere panico]
6. PILLOLE DAL PARROCO
Chiudo il bollettino con questa email che ho ricevuto oggi da un nostro tifoso speciale, Don Umberto Ciullo, parroco-dinamite di Roveleto (PC):
“Caro Guido,
Oggi a Piacenza ZERO a ZERO. Come una scialba partita di calcio
Ma con una emozione molto più grande…ZERO decessi e ZERO contagi. Dopo tre mesi!
Pessimismo alle corde.
Good morning
Don Umberto”
E con questa nota di fede e fiducia auguro un BUON FINE SETTIMANA a tutti, all’insegna dell’ottimismo, della conoscenza, e del sempre più vicino ritorno ad una vita normale!