Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è pronto a sottoporre ai consiglieri la nuova normativa per i cori razzisti allo stadio.
Il calcio italiano è pronto a darsi nuove regole per contrastare il fenomeno del “razzismo da stadio”, un tema che sarà affrontata nel prossimo Consiglio Federale che, secondo Il Corriere dello Sport, slitterà al 30 gennaio. Oltre al format della Serie B e al Club Italia, il presidente della FIGC Gabriele Gravina sottoporrà all’attenzione dei consiglieri la nuova normativa da applicare a partire da febbraio per i cori e gli ululati all’indirizzo dei giocatori di colore. Sulla falsariga delle regole dettate dal 2009 dalla Uefa, l’arbitro sarà chiamato a valutare due possibili misure per provare a stoppare ogni intemperanza dagli spalti: l’interruzione del match durante l’annuncio dell’altoparlante, su sua iniziativa o suggerimento, successivamente, in caso di reiterati cori offensivi, il rientro negli spogliatoi delle squadre.
Laddove anche questo secondo stop non risultasse sufficiente a riportare la situazione alla normalità, il responsabile dell’ordine pubblico allo stadio dovrebbe intervenire (esattamente come avviene oggi) per chiedere un’ulteriore sospensione della partita, fino all’eventualità di quella definitiva con l’opzione dello 0-3 a tavolino per la squadra di appartenenza dei tifosi responsabili di certi comportamenti. Tutto chiaro, o quasi, visto che nel protocollo andrà precisato in maniera netta quale persona dovrà coadiuvare il direttore di gara nella gestione di questi episodi, soprattutto laddove non ci si accorgesse da subito di quanto sta avvenendo. Escluso l’ipotesi del delegato della Lega, il compito spetterebbe o ai commissari della Procura Federale o al responsabile della sicurezza allo stadio.
Fonte: calciomercato.com