Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Rai.
“Alla UEFA chiederemo un atto di responsabilità, chiederemo nuove date: il rinvio degli Europei è l’idea da seguire. Non ci sono ipotesi. Ho sentito parlare anche di una Champions che potrebbe definirsi coi play-off. Sono tutte riflessioni che richiedono attenzione. Ci confronteremo, domani credo verrà fuori la decisione più responsabile ma non immagino ora una soluzione ideale.
Serie A? Ogni ipotesi ora è non fondata. Pensare a un campionato da definire entro giugno è l’augurio di tutti ma è difficile pensare qualcosa così. La vita continuerà e lo sport dovrà essere un collante sociale a cui far ritorno.
Se si dovesse pensare al proprio orticello, avremmo dato un pessimo esempio. Sarebbe da irresponsabili se ognuna delle 55 Federazioni potesse portare avanti un’idea egoistica.
Uniformità dei campionati? Bisogna tener conto delle specificità, ci sono differenze soggettive e oggettive. Basti pensare alle promozioni e retrocessioni, al livello di organizzazione nei diversi paesi.
Credo che il 3 aprile sia una data troppo immediata per la ripartenza di tutto. Per questo ho pensato a una nostra ripartenza i primi di maggio ma è una data teorica. Serve andare avanti con riferimenti di date, altrimenti rischiamo di essere impreparati.
Annullare il campionato? Non sono in grado di escludere nulla. Ora programmiamo con l’idea più ottimistica, ovvero definire i campionati, cercando di portarli a termine. Tra le diverse ipotesi però ho già preannunciato la non assegnazione del titolo, quella di assegnazione congelando le graduatorie, un mini torneo di play-off e play-out. Non escludo nulla, neanche che il campionato possa concludersi in due stagioni diverse. E’ anche imbarazzante parlare di questi temi ma abbiamo il dovere di farlo per dare una speranza.
Coppa Italia? Non ne stiamo più parlando, è una competizione che affronteremo più in là. E’ uno dei tornei che abbiamo accantonato”.