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Gravina a Sky: “Mettiamo Coverciano a disposizione per trasformarla in terapia intensiva”

Gabriele Gravina

Il presidente FIGC Gabriele Gravina è intervenuto ai microfoni di Sky, annunciando di mettere a disposizione Coverciano ed usare il centro come terapia intensiva.

Di seguito le sue dichiarazioni all’emittente satellitare, dopo quelle di ieri sera a Radio Marte:

La FIGC apre Coverciano per creare posti di terapia intensiva. Il calcio non è quello che vogliono far credere oggi, abbiamo tanti problemi ma stiamo cercando di risolverli. Al nostro interno stiamo cambiando anche le prospettive e ci facciamo venire altre idee. Due settimane fa abbiamo messo a disposizione una palazzina per i vigili del fuoco e oggi metteremo a disposizione anche la nostra foresteria per medici e infermieri.

Nella grande palestra potranno essere ricavati 20 o 30 posti per la rianimazione. Questo è il calcio che mostra il suo vero lato. Diamo la nostra massima disponibilità: il calcio è migliore di quello che si vuole far credere. Lo stato di emergenza ha reso tutti coscienti.

Oggi è però arrivato il momento di mettere da parte le polemiche. Dobbiamo remare tutti dalla stessa parte e voglio mandare un messaggio d’affetto a tutti coloro che sono in prima linea. Il calcio è la terza industria del nostro Paese e questo non può passare in secondo piano

Il nostro piano prevede innanzitutto la possibilità di far chiudere sul campo questa stagione. UEFA e FIFA stanno lavorando per aiutarci a trovare soluzioni, speriamo di avere una nuova linea di confine spostata al 30 giugno. Dobbiamo trovare una soluzione e l’ideale sarebbe andare fino al 30 luglio. Dobbiamo attenerci al rispetto delle ordinanze e da quello che arriva dalle massime cariche politiche e scientifiche.

Io sono ottimista che si possa riprendere a giocare, ma non è ipotizzabile fare chiusura di questa e apertura della prossima contemporaneamente. Questa stagione va chiusa e devono essere definite promozioni e retrocessioni di molte categorie.

Il calcio ha bisogno di innovazione, non chiediamo soldi allo stato ma che le leggi dello sport che risalgono a 40 anni fa siano cambiate. Noi chiederemo norme semplici e semplificazioni burocratiche. Sono sempre in contatto con FIFA e UEFA, mi sono confrontato anche con Rubiales in Spagna per cercare di captare quelle che sono le esigenze del mondo del calcio. La UEFA ci darà una grande mano.

Il sistema oggi è contorto e superato e crea un tappo per impedire all’industria di calcio italiana di crescere come in altri paesi. Sono molto preoccupato per i dilettanti e la Lega Pro. Loro rischiano davvero di perdere molte società. Il mondo del calcio non è tutto dorato come si vuol far credere.

Voglio fare anche un plauso ai calciatori per come si stanno comportando. Il calcio ha proprie norme che non vogliamo e possiamo cambiare. Semplicemente pensare ad una Serie A con 22 squadre è altamente improbabile. Le società si affidino ai medici, spero di convincere tutti a ripartire contemporaneamente con gli allenamenti.

Per quanto riguarda la fuga dei calciatori, lo capisco perché sono uomini ma le regole devono essere rispettate.

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