Gianluca Grava, ex giocatore del Napoli ed ora responsabile del settore giovanile azzurro, in passato anche lui ha subito degli infortuni ed ora cerca di consolare Lorenzo Insigne. L’attaccante è stato operato al ginocchio destro nella giornata di ieri, molti messaggi d’affetto per lui e non poteva mancare l’augurio dell’ex Capitano azzurro, Gianluca Grava.
Il responsabile del settore giovanile ha rilasciato un’intervista a Il Mattino.
Queste le sue dichiarazioni: “È’ una di quelle mazzate dalle quali oggi è facile riprendersi ma occorrono pazienza e forza interiore. A Lorenzo auguro di tornare in fretta sui campi ma la convalescenza sarà comunque lunga, deve tenere duro e vedrete che ce la farà. Il Napoli è una gran bella famiglia, con uno staff sanitario all’avanguardia: Lorenzo non avrà problemi a tornare quello che è sempre stato. Lorenzo ha rinnovato il contratto poco prima di farsi male, a me capitò il giorno dopo l’infortunio. Ero uscito da pochi minuti dalla sala operatoria e stavo in barella quando ricevetti la telefonata di De Laurentiis. Quell’anno ero in scadenza di contratto, il presidente mi disse: pensa solo a guarire perché hai già il contratto per un’altra stagione”.
SULL’INFORTUNIO. “Il posto è delicato, bisogna andarci piano ma le tecniche attuali di rieducazione permettono un recupero veloce. Rompersi i legamenti prima equivaleva a lasciare l’attività, oggi se non siamo a livello di menisco poco ci manca. L’inizio è tremendo, dura da digerire. Io, come Lorenzo, mi feci male nel mio momento migliore: questa è una cosa difficile da mandare giù. Penso a lui che stava riconquistando la Nazionale e ci sto male: è più giovane di me, recupererà prima e meglio ma i tempi vanno comunque rispettati”.
GRAVA EBBE L’INCORAGGIAMENTO DEI COMPAGNI. “Hamsik e gli altri andarono in campo con uno striscione. E Yebda fece gol mostrando la maglia con il mio nome. Tutte testimonianze di affetto che fecero scattare dentro di me la molla dell’orgoglio e della motivazione. Per non parlare della gente, in questo la nostra tifoseria è speciale”.
COME SUPERARE IL MOMENTO. “A Lorenzo dico di stringere i denti soprattutto nel primo mese. È il più duro, la rieducazione è faticosa, gli esercizi sono noiosi e sempre gli stessi, è facile anche scoraggiarsi. Purtroppo la strada da seguire è questa e va percorsa fino in fondo. Il tempo non deve essere un nemico ma un silenzioso e prezioso alleato. Bisogna saper vedere il lato positivo della cosa. A volte star fuori ti fa comprendere quanto è bello il lavoro che facciamo. Quando si rimette piede sul prato verde. La corsa che man mano diventa più sciolta nelle gambe ti fa sentire di nuovo un atleta”.