Arrivato durante la sessione invernale di mercato, non vede l’ora di esordire con la maglia azzurra. Alberto Grassi, ventunenne centrocampista prelevato lo scorso gennaio dall’Atalanta, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti gli argomenti trattati dal centrocampista nato a Lumezzane in provincia di Brescia, partendo dal ricordo del primo gol segnato in Italia da Hamsik con la maglia del Brescia, il suo idolo e modello d’ispirazione calcistica: “Gli ho ricostruito l’azione. E lui ha sorriso, con stupore. Non solo gran giocatore, ma gran bella persona”.
Grassi ha poi sottolineato che con Reja c’è un legame fortissimo “Mi ha lanciato nel calcio con coraggio, ha puntato su di me, ha avuto parole di incoraggiamento, mi ha suggerito le cose giuste. Mi ha spiegato dove andavo, come comportarmi, come affrontare questa realtà diversa”. L’ex azzurro e suo compagno di squadra nell’Atalanta German Denis gli ha suggerito di prendere casa a Posillipo, ma per il momento Grassi vive ad Arco felice insieme alla fidanzata:“Papà è già venuto un paio di volte, anche con amici, a veder le partite. La mamma arriverà ora, con mio fratello maggiore”.
Il giovane centrocampista azzurro dice di non sentire il peso della valutazione di 10 milioni di euro pagati dal napoli per assicurarsi le sue prestazioni, anche se riconosce che ritagliarsi uno spazio in una squadra con tanti “fenomeni che guardo e studio” e con “meccanismi collaudati”: “Io aspetto che venga il momento, che Sarri abbia bisogno d’un ragazzo che corra, che dia il proprio contributo, e mi farò trovare pronto”.
Di Napoli ha visto poco anche a causa dell’infortunio subìto durante il primo allenamento a Castel Volturno “Ero appena atterrato, riflettevo sulla fortuna che mi aveva portato così giovane in un club del genere, a lottare con le prime, e mi sono ritrovato in clinica per l’intervento al menisco”.
Per l’intervista integrale ad Alberto Grassi, rinviamo i nostri lettori alla lettura del Corriere dello Sport oggi in edicola.