Mattia Grassani, avvocato del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Crc.
“Siamo fiduciosi per il ricorso alla squalifica di Koulibaly, è una giusta causa. Paragoni con il caso-Muntari di due anni fa? ci sono dei punti in comune ma non tutti, ad esempio all’epoca Muntari lasciò il campo, nel nostro caso invece è stato refertato l’applauso all’arbitro. Detto questo il principio è lo stesso e i criteri che portarono alla revoca della squalifica sono più o meno simili.
Koulibaly sarà presente in udienza, per sua scelta condivisa da società e presidente. Purtroppo si è superato il limite, e Kalidou vuole metterci la faccia e spiegare le sue ragioni. Non ci sottraiamo alle responsabilità nostre. Koulibaly è stato un calciatore sempre corretto, mai come ora con la società, i giocatori, il presidente siamo in simbiosi. C’è unità di intenti, spero che questa udienza possa portare i suoi frutti.
Koulibaly stanco del razzismo vuole lasciare Napoli e l’Italia? Sono un avvocato, non posso dare risposte in merito, di certo l’ho sempre visto forte e determinato a far valere i suoi diritti e affermare i suoi principi. A Milano già si era rivolto alla fine del primo tempo all’arbitro per i cori, senza esisto positivo. Alcuni dicono che Mazzoleni non ha sbagliato e non poteva fare altrimenti a Milano? se fosse intervenuto nel primo tempo, o nell’intervallo, Koulibaly non avrebbe mai fatto quell’applauso-sfogo”.