L’avvocato del Napoli, Mattia Grassani, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla confermata squalifica di Kalidou Koulibaly.
“Credevamo fermamente che gli argomenti, la presenza personale del presidente e del giocatore potessero indurre a utilizzare lo stesso metro impiegato per Muntari e soprattutto ad avere la forma di dare definitivamente un calcio al razzismo, un calcio alla discriminazione per il colore della pelle. In realtà non è avvenuto, oggi ci sentiamo un po’ tutti Koulibaly, è un grande uomo oltre che un grande atleta”.
Lei si era detto fiducioso.
“Oggi conosciamo solo il dispositivo che respinge il ricorso. Dovremo attendere le motivazioni, ma quando arriveranno sarà ovviamente troppo tardi, il giocatore dopodomani sconterà la squalifica. Le ragioni portate dal giocatore e dal presidente avevano una consistenza tale che sembrava abbastanza probabile l’accoglimento. Avrebbe significato anche dare un segnale forte, dimostrare che il sistema vuole cambiare pagina. Koulibaly domenica in tribuna e quei cori che lo hanno umiliato durante tutta la gara sono un ulteriore mortificazione per un giocatore che non si meritava tutto questo”.
Ha parlato di grande uomo.
“Ha fatto una ricostruzione che definire commovente è dire poco. Le ragioni per le quali aveva compiuto quel gesto, di cui si è sposato, danno mille motivazioni. Un giocatore del suo calibro che riferisce del suo imbarazzo e della vergogna nel riferire quanto successo rende l’idea dell’uomo”.