A ‘Tuttosalernitana’ ha parlato Mario Giuffredi dopo le dichiarazioni del presidente della Salernitana Iervolino.
“Ho letto con un certo stupore le dichiarazioni del signor Iervolino e resto sinceramente allibito. Soprattutto perché il presidente, che mi accusa di strumentalizzare le interviste in modo strategico, dice solo quello che gli conviene. Avrebbe dovuto aggiungere che mi sono messo a disposizione quando a Salerno non voleva venire nessuno e io spinsi Sepe ad accettare pur con una squadra virtualmente retrocessa. Avrebbe dovuto ammettere che mi stanno mettendo pressioni per collocare altrove il mio assistito (Sepe ndr) perché ritengono guadagni troppo, evidentemente i contratti li vogliono rispettare solo quando gli conviene. Aggiungo che in alcune occasioni mi ha chiesto di rinviare determinati pagamenti e non mi sono mai tirato indietro. Forse il signor Iervolino soffre di manie di protagonismo, so bene di non rischiare nulla perché ho rilasciato una intervista al sito TuttoSalernitana rispondendo alle domande di un giornalista”.
Giuffredi prosegue entrando più nello specifico: “Ben venga l’esposto alla commissione agenti, potrò chiedere approfondimenti rispetto a quanto afferma il direttore sportivo Morgan De Sanctis che, in un messaggio, mi dice che sono stati i miei nemici a spingere il club ad agire in questo modo. È una affermazione grave. Ho appreso le volontà della società leggendo il Corriere dello Sport, se aveva problemi poteva chiamare direttamente me. Gli avevo anche inviato un messaggio, evidentemente preferisce contattarmi solo per pressarmi sulla partenza di Sepe. Questo signore crede di essere l’astro nascente degli imprenditori italiani a cui tutto è dovuto e al quale tutto è permesso. Io faccio questo lavoro dal 2010, rappresento giocatori di caratura internazionale e non mi era mai successa una cosa del genere. Ci sono centinaia di persone che possono testimoniare il mio spirito collaborativo nei confronti dei club, mi sono sempre messo a disposizione. Anche quando mi dissero che avrebbero preso Ochoa e dovetti gestire la questione Sepe per aiutare la Salernitana”.
Infine sul futuro dei suoi assistiti e sul rapporto con la Salernitana in prospettiva futura: “Anzitutto è singolare che un signore nel calcio da poco tempo faccia certe illazioni pur essendo un neofita nei confronti di un agente che fa questo dal 2010 e che gode della stima di tutti. Che vuol dire che è stato spinto dai miei nemici? Immagino siano altri procuratori. Benissimo! Chiariremo nelle sedi opportune e vedrò con i miei legali se ci sono i presupposti per agire. Quanto al mercato, ribadisco: Sepe non si muove da Salerno e per Kastanos valuterò le eventuali proposte. Per il futuro credo sia molto difficile avere a che fare con un presidente e un dirigente che assumono questi comportamenti”.