Dal 21 giugno, sino al 13 dicembre, va di scena la mostra “La luce vince l’ombra: gli Uffizi a Casal di Principe” che focalizza l’attenzione sulla pittura del Seicento, sugli artisti napoletani o legati a Napoli, condita da alcune incursioni contemporanee. Un percorso intrigante che parte dal buio delle Catacombe di Napoli e dall’animo infranto di Casal di Principe, conosciuta in passato solo per vicende di cronaca nera, per spingersi sino alla luce della Rinascita e del riscatto sociale. Nel percorso di avvicinamento a Napoli-Fiorentina, il calcio viaggia insieme alla cultura e all’arte per invadere i luoghi più oscuri delle terre nostrane che sono state e sono spesso martoriate e per valorizzare opere oggi custodite tra Napoli e Firenze. Emblematica la scelta del ‘sito’: una villa sequestrata ad un esponente della criminalità organizzata.
Ai microfoni di Radio Marte è intervenuto il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale: “So bene che non basta questa iniziativa per vedere completamente illuminato di bene questo posto. Il percorso per riportare un minimo di moralità all’interno dell’umanità delle nostre zone è ancora molto lungo ed immagino difficoltoso. Insieme al CONI stiamo conducendo dei progetti per avvicinare un centinaio di ragazzi delle nostre zone allo sport, attraverso la costruzione di nuove infrastrutture. Com’è nata l’idea della mostra? Ne Parlai con Natali (direttore Uffizi) il quale mi disse che aveva in mente di ripagare il debito che l’Italia intera ha nei confronti delle nostre terre per mezzo della concretizzazione di tale iniziativa. Il tutto è cominciato il 20 giugno scorso, quando molte delle opere di Firenze, che hanno attinenza con Napoli ed i suoi artisti, vennero trasportate a Casal di Principe. Quel giorno ci commuovemmo tutti, non credevamo ai nostri occhi. In quel gesto vedemmo una piccola luce che, attraverso l’arte, inondava per una volta l’oscurità che vive ancora tuttora tra la nostra gente”.
Poi una battuta su Napoli-Fiorentina, a proposito del connubio Firenze-Casal di Principe, unite per questo lodevole evento: “Non sono un tifoso del Napoli, ma in verità non ho mai tifato per nessuna squadra di calcio. D’altronde non ho mai seguito questo sport. Quel poco che so del Napoli lo devo a mia moglie che è sempre molto aggiornata sulle vicende azzurre. Invito tutti i tifosi a rendere omaggio al mio popolo che tanto si sta battendo per la rinascita della propria città”.
Sulle schermaglie tra ADL e De Magistris: “Capisco entrambe le parti. La società ha fretta di chiudere la trattativa per lo Stadio per poi avviarne la ristrutturazione, il Comune ha dalla sua alcune problematiche burocratiche che, da sindaco, so essere molto difficili da risolvere. Bisogna aspettare con pazienza le prossime elezioni perchè credo che De Laurentiis alla fine farà il nuovo San Paolo insieme al prossimo sindaco.
Infine ringrazio tutti coloro (oltre trecento mila ndr) che, sin qui, sono venuti a trovarci nella struttura adibita alla mostra”.