Nella nona giornata del campionato di Serie A il Napoli affronta la Roma allo stadio Olimpico domenica 24 ottobre alle ore 18:00.
I giallorossi sono reduci da due sconfitte in trasferta. La prima in campionato 0-1 con la Juventus tra le polemiche per l’arbitraggio di Orsato. La seconda in Conference League con i norvegesi del Bodo Glimt che hanno umiliato la Roma con un sonoro 6-1.
Proprio la rabbia e la voglia di riscatto della Roma sono le armi sulle quali intende puntare Mourinho. C’è anche la sconfitta in trasferta nel derby con la Lazio da dimenticare.
Ma se in trasferta la Roma ha accusato diverse battute a vuoto, in casa spinta anche dal pubblico amico è praticamente invincibile. In questo inizio di stagione sei partite e sei vittorie (4 in Serie A) con 16 gol segnati e 3 subìti.
Mourinho di solito schiera le sue squadre con il classico 4-2-3-1 iniziale.
I due centrali (Mancini e Ibanez) non lasciano quasi mai la loro posizione a fermi a protezione della porta di Rui Patricio, sono forti di testa e pericolosi sui calci piazzati.
Gli esterni bassi (Karsdorp e Vina) spingono molto in appoggio alla manovra ma lasciano degli spazi alle ripartenze degli avversari.
I due centrali di centrocampo (Veretout e Cristante) sono un mix di tecnica, grinta e fisicità. La fase offensiva si avvale della imprevedibilità degli esterni (Mkhitaryan e Zaniolo o El Shaarawy) e la capacità di Pellegrini di aiutare la squadra in fase di non possesso ed essere letale con i suoi inserimenti per rifinire l’azione. La punta centrale Abraham, fortemente voluto da Mourinho, per caratteristiche assomiglia molto al modo di giocare di Osimhen quindi pericoloso soprattutto se gli vengono lasciati degli spazi da attaccare. Un’arma micidiale a disposizione della Roma di Mourinho sono i calci piazzati, sia per le battute dirette in porta che per quelle che prevedono schemi dalle zone laterali.
I pochi punti deboli della Roma possono identificarsi in una fase difensiva con diverse lacune di concentrazione e attenzione e una particolare debolezza mentale che le fa mancare la giusta personalità quando è in svantaggio.