A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Alessandro Giudice, economista, che ha parlato dell’indice di liquidità citato da Sarri.
Di seguito il suo intervento:
“Che l’ex bancario Sarri non conoscesse l’indice di liquidità ha sorpreso anche me. Questo fa pensare molto allo stato delle banche italiane. Ma penso abbia fatto una battuta. L’indice di liquidità è uno di quei parametri più importanti che le norme federali hanno utilizzato per capire lo stato di salute finanziario.
In poche parole è il rapporto dei crediti delle somme di una società che deve ricevere entro un anno diviso i debiti che ha. L’indice di liquidità serve per operare sul mercato. Oltre una certa soglia si blocca il mercato e non puoi acquistare nessuno, oppure puoi farlo a patto che prima tu venda calciatori al pari economico di quelli che stai acquistando.
Ed è quello che sta succedendo un po’ in Spagna al Barcellona anche se non hanno l’indice di liquidità, però Fernan Torres è diventato un caso e per ufficializzarlo hanno abbassato l’ingaggio di Umtiti. Con la rivalutazione del marchio, tramite il Decreto Agosto, tutte le società italiane che avevano in bilancio marchi, brevetti, potevano rivalutarli, cosa che non sarebbe consentita normalmente.
Il Napoli lo ha fatto anche perché le perdite hanno eroso il patrimonio. La rivalutazione del marchio serve per ricostruire il patrimonio, altrimenti la strada alternativa sarebbe stata quella di un apporto, un’iniezione di liquidità da parte dell’azionista. Ovviamente è molto meglio quando un azionista mette i soldi.
Per quanto riguarda il mercato, gli acquisti sono quelli che possono fare tutti, i club si stanno orientando sulla strada di acquistare calciatori giovani cercando di sfruttarne la curva di crescita.
Se rinnovo Insigne, giocatore di 30 anni che tra 5 anni ne avrà 35 non ho margini di guadagno. Bisogna fare un discorso in prospettiva futura e di sostenibilità degli ingaggi.”