Ancora ci si interroga su cosa sia davvero accaduto il 3 maggio 2014 a Roma durante gli scontri prima dell’inizio della gara tra Napoli e Fiorentina. La famiglia Esposito vuole la verità, vuole giustizia per il figlio Ciro che durante quegli scontri ha perso la vita.
Nella giornata di ieri è circolato un video che fa vedere la sequenza di quando il ragazzo viene colpito dai proiettili (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO).
In riferimento a tale video il padre di Ciro, Giovanni Esposito, ha rilasciato un’intervista. Ecco quanto dichiarato: “Non capisco perché quell’agente di polizia che scende dall’auto non si precipiti subito ad aiutare mio figlio. Non lo ha nemmeno guardato. Poi non capisco perché con la stessa rapidità non è intervenuta un’ambulanza. Sono sicuro che con dei soccorsi più tempestivi mio figlio si sarebbe potuto salvare. Vorrei sapere perché quando sono arrivati i soccorsi il primo ad essere trasportato in ospedale è stato De Santis anche se le sue condizioni non erano chiaramente così gravi come quelle di mio figlio. E poi perché De Santis al Gemelli e mio figlio al San Pietro dove non c’è una sala di rianimazione. Penso che lo Stato quel giorno non ha funzionato. Altrimenti mio figlio oggi sarebbe qui”.
Fonte: Il Mattino