In un articolo pubblicato su “Il foglio quotidiano” di martedì 21 marzo, il giornalista Jack O’Malley, attacca duramente Guardiola e non risparmia critiche neanche a Sarri.
O’Malley dopo l’eliminazione del Manchester City dalla Champions League con i francesi del Monaco, definisce Guradiola “uno degli allenatori più sopravvalutati” il cui segreto a Barcellona era la squadra che allenava, etichettando poi i calciatori del Monaco “Fighette che vivono in un principato”.
Dopo un passaggio sul rendimento deludente dei Liverpool, O’Malley va giù duro anche con i calciatori del Leicester: “Claudio Ranieri da quando è stato cacciato dal Leicester guarda quelle merde umane dei suoi ex giocatori battere chiunque in campionato, fare rimonte storiche in Champions League”.
Prima della chiusura dedicata al calcio cinese con l’esonero di Ciro Ferrara forse sostituito da Walter Zenga, c’è il passaggio sul Napoli e Sarri:
“Chi per qualche anno ancora difficilmente andrà così avanti in coppa sono le italiane, Juventus esclusa: da qualche stagione cadono lungo il percorso come morte, manco fossero giocatori del Napoli in area di rigore appena un avversario li sfiora. E a proposito di Napoli, leggo che a Sarri non piace l’orario delle partite alle 12,30. Poco male: a noi non piacciono le sue tute (sicuramente l’allenatore dei partenopei non è una ragazza dell’est) ma continuiamo a fingere che siano simbolo di ruspantezza e genuinità. Qualcuno dovrebbe spiegare a Sarri, però, che se vuole che il suo presidente spenda più soldi per dargli una squadra all’altezza (magari senza spendere 25 milioni per un difensore panchinaro) vendere le partite all’estero è vitale: a quell’ora la Cina si collega e guarda i match di serie A. Pensate un po’ come sono messi male”.
Ma chi è Jack O’Malley che prima “finge” sulle tute di Sarri e poi mette in dubbio la lealtà dei calciatori del Napoli?
Per chi non lo conoscesse, la scheda di presentazione pubblicata sul portale web de “Il Foglio”, parla della “infanzia felice trascorsa nel cottage di famiglia nello Yorkshire” dal giornalista inglese Jack O’ Malley, che tra l’altro “adora il tè delle cinque, non disdegna un buon bicchiere di brandy e pensa che non ci sia nulla di più bello di Londra avvolta dalla nebbia sotto la pioggia“.
Bhe, difficile solo pensare delle parole intelligenti per controbattere a chi al sole preferisce una città avvolta nella nebbia sotto la pioggia (anche se la città si chiama Londra), anche perchè a Napoli al te delle cinque e al brandy si preferisce il caffè.