Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport Stadio, si è espresso ai microfoni di Radio Marte sui rincari dei biglietti previsti contro il Milan ed il mercato azzurro.
“I rincari dei prezzi per lo stadio? E’ una scelta che fa discutere, che mostra il fianco alle rimostranze del pubblico. Siamo al cospetto di una ventata di contestazione e di una scelta che non tiene conto della volontà del pubblico, deve cambiare questa cosa nel futuro. Alla prima di campionato è un’abitudine del calcio italiano, è un tentativo per dire al pubblico che conviene abbonarsi, altrimenti non c’è ragione. Vado a naso, l’anno scorso ha diviso le sfide in tre grandi fasce: la prima è riservata ai top club, Juve, Roma, Milan e Inter, che presentano prezzi significativi. Poi c’è la zona mediana e la terza è per le partite che hanno poco appeal.
Bisogna anche dire però che l’allontanamento dallo stadio non è praticabile in queste circostanze, perchè siamo di fronte ad una squadra che lotta ogni anno per la Champions e che l’anno scorso è stato in corsa per lo scudetto fino ad Udine, quindi quasi fino alla fine. Questa mi sembra la città in cui non va bene nulla: se compri e spendi troppo, se compri e spendi poco, se compri i giovani o compri i vecchi. Un acquisto come Giaccherini sarebbe stato salutato con ottimismo, a Napoli invece non va bene perchè è troppo vecchio. Rog invece è troppo giovane, Icardi non va bene perchè si spende troppo. Ma stiamo scherzando?
C’è un allontanamento dagli stadi in generale, non dal San Paolo, non vorrei se ne facesse una questione politica, perchè le squadre non stanno facendo niente per riportare la gente allo stadio. Le gerarchie della Serie A si sono cristallizzate, la Juventus sta in testa, ma alle sue spalle almeno come idea di calcio, c’è il Napoli”.
Comments
