A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Antonio Giordano, giornalista del corriere dello sport.
“Osimhen in difficoltà? Troppo presto pensare di poter dare dei giudizi, Osimhen ha smesso di giocare a febbraio-marzo, quindi è arrivato portandosi dietro disagi fisici e atletici, non conosce il calcio italiano. Comunque certe partite sono state giocate contro gare di categoria inferiore. Va visto in prospettiva, può mangiarsi il futuro ma senza pressioni.
Griglia del campionato? La premessa è che la Serie A è troppo lontana dalla chiusura del mercato e può succedere di tutto. Per esempio non sappiamo chi sarà il centravanti della Juventus. A oggi, alla luce di quel poco che è successo, quindi metto in pole position l’Inter. Struttura già collaudata, ha Eriksen che finirà per essere un nuovo acquisto. Subito dopo la Juventus, che ha l’incognita Pirlo e ha perso Higuain e Matuidi. In seconda fila Atalanta e Napoli, che partono con certezze. Poi Milan e Lazio.
Rafinha? Per metterlo dove? Al Napoli serve un uomo diverso da quelli che ha attualmente a centrocampo. Allan? Grande rimpianto ma a gennaio 2019 aveva già finito la sua storia in azzurro. Ritorno di Callejon? Mi sorprenderebbe molto se ritornasse, credo che il Napoli abbia ritenuto chiuso il suo ciclo. Non so quando indovineranno un acquisto del genere di nuovo. Costò meno di 9 milioni, fece 20 gol il primo anno, Benitez lo disse subito e ci furono espressioni strane.
Bisogna rendersi conto che non è colpa di nessuno se questo mercato è diverso dagli altri, perché non ci sono possibilità economiche per intervenire. La Juventus anni fa per sottrarre forze alle avversarie andò a prendersi Pjanic e Higuain pagando le clausole. Oggi non sa come intervenire economicamente. L’Inter ha fatto una messa in scena per spiegare a tutti che non c’erano le condizioni per investire, è stato comprato solo Hakimi. L’unica che ha comprato è stata il Napoli, anche la Lazio ha preso Muriqi. Il Milan ha tenuto i giocatori di prima e ha preso Tonali. In quest’anno non ci saranno incassi. Intanto sono rimaste le spese del passato”.