Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport, ai microfoni di Radio Marte si è lasciato andare al ricordo di Vittorio Raio e ha parlato del Napoli dopo l’esordio in Champions.
“Vittorio era un uomo netto, bianco o nero ed era un polemista, sempre, nel senso buono della parola. Amava il Napoli, ma questo non ha mai influito sul suo essere giornalista. Quella dei giornalisti al seguito del Napoli è una famiglia, con tutte le dinamiche di una famiglia, difficoltà comprese ed era impossibile non volere bene a Vittorio, anche nei contrasti. Era un uomo di una vitalità esplicità e mi sembra impossibile che sia stato privato in così poco tempo di tutta la sua energia. Tutto il resto non conta, importa solo che gli abbiamo voluto bene.
Il primo a fare l’analisi critica della partita contro la Dinamo è stato Sarri, non è stato il solito Napoli, a un certo punto ha avuto paura di vincerla ma ha vinto, quindi nei limiti dei nosti oneri professionali, facciamo finta di niente e vediamo il bicchiere completamente pieno, guardando con fiducia al futuro. Questa squadra sa giocare a calcio molto meglio di quello che ci ha fatto vedere ieri.
Contro il Bologna? A naso potrebbe giocare Strinic, si dovrebbero alternare Insigne e Mertens e i centrocampisti hanno bisogno di riposo, potrebbe esordire Maksimovic. Callejon, statistiche alla mano, può giocare praticamente tutte le partite”.