Gianni Di Marzio ha parlato ai microfoni di Radio Marte della sua esperienza da allenatore azzurro nel giorno dei 90 anni del Napoli.
“Il mio addio al Napoli? Fu una pugnalata alle spalle da parte di un personaggio che non voglio nemmeno nominare, la ferita ancora mi sanguina. Dopo una finale di Coppa Italia ed una qualificazione in Coppa UEFA, dopo una rifondazione totale e nel momento più alto della mia carriera mi venne dato il benservito.
Fu un onore allenare da giovanissimo la squadra del mio cuore e della mia città, soprattutto perché per noi Napoletani a Napoli non c’è mai stata molta simpatia, c’è che parla solo per buttarti giù, è difficilissimo essere buoni profeti in patria.
Che compleanno è questo? Beh, sicuramente mi avrebbe fatto piacere ci fosse anche Higuain, ma speriamo che questi grandi personaggi presenti stasera possano dare la spinta al Napoli per migliorare ancora”.