A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Gianni Di Marzio, ex allenatore.
“Per ciò che mi riguarda con la morte di Maradona ho perso una fetta della mia vita. Io lo consideravo come un membro della mia famiglia. Ho perso molto a livello affettivo, era uno che poteva essere controllato e guidato di più, si doveva selezionare qualche amicizia perché è stato sfruttato e usato. Ma calcisticamente non c’è uguale, è il migliore di tutti i tempi. Maradona era un grandissimo leader, un top. Per me non è morto, lui è ovunque, non c’è un attimo in cui non sia davanti agli occhi.
Ieri non ho visto la partita, non avevo lo stato d’animo per vederla.
Una statua di Maradona a Napoli? Forse a Piazza del Plebiscito. Intitolargli lo stadio sarà il minimo. Io sono onorato che Napoli abbia conosciuto Maradona attraverso me. Avevano bisogno di un guerriero che potesse guidarli e dargli dignità a livello calcistico. Maradona ha sentito Napoli, nel DNA. Non aveva scelto Napoli a caso. Se non ci fosse stato Maradona, non avremmo vinto. Vedo Maradona ogni giorno nel mio studio, in tutti i regali, le foto, i palloni. Lui andava protetto, quando è arrivato a Napoli era pulitissimo”.