Gianluca Rocchi, arbitro, è entrato nella Hall of Fame del Calcio Italiano e ha rilasciato alcune dichiarazioni, riprese da Calcio&Finanza.
Rocchi raggiunge, nella Hall of Fame, colleghi come Agnolin, Casarin, Collina, Rosetti e Rizzoli. Per l’occasione l’arbitro ha rilasciato alcune dichiarazioni, anche se attualmente si vive un momento di generale sfiducia nella classe arbitrale italiana, sotto accusa per i tanti errori commessi.
A seguire alcune parti salienti delle sue dichiarazioni, riprese da Calcio&Finanza, dove parla anche del tempo effettivo.
“Sono contentissimo e orgoglioso di ricevere questo premio, non avrei mai immaginato di poter entrare nella “Hall of Fame”. I nomi dei premiati che mi hanno preceduto rendono l’idea dell’importanza di questo riconoscimento, ognuno di questi grandi arbitri ha fatto a suo modo la storia.
Ognuno con la sua personalità, ognuno con il suo stile. Perché non esiste un arbitro uguale ad un altro. Per arrivare in Serie A sicuramente bisogna fare tanti sacrifici, ma le soddisfazioni sono tantissime. Ogni volta che fischi l’inizio di una partita, che sia un match di Promozione o la finale del Mondiale, ti metti in gioco.
La personalità è fondamentale, ma si può formare con il tempo. Un arbitro deve avere innanzitutto un profondo senso di giustizia, deve essere onesto intellettualmente ed essere innamorato del calcio. Futuri arbitri? Sono ottimista, ci sono molti ragazzi bravi che hanno voglia di imparare e mettersi in gioco.
Anche io, Collina, Rosetti e Rizzoli abbiamo incontrato delle difficoltà all’inizio. Bisogna dar loro fiducia, con l’auspicio che non sentano questa fiducia solo dalla Federazione, ma anche dai club.
Tempo effettivo? Sono assolutamente favorevole, sia per un discorso di giustizia, dato che tutte le squadre avrebbero così lo stesso minutaggio nell’arco di un campionato, sia perché come classe arbitrale non avremmo più problemi a gestire le perdite di tempo.“