Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli in merito alla possibile ripartenza del calcio.
“Gravina ha affermato che si inizierà quando la sanità lo consentirà e che i campionati vanno conclusi. Io credo che c’è una catena di comando, determinata da scienziati, Governo, Coni, FIGC e leghe. Si deve tenere conto però del virus che gira per l’Italia, fin quando non verrà sconfitto si avranno solo previsioni di date. Bisogna mettere in sicurezza la ripresa degli allenamenti e delle partite, dobbiamo tenere in considerazione ciò che diranno gli scienziati e quando morirà in via definitiva il virus.
Il pericolo è che ci sia una rottura della continuità aziendale. Ogni presidente è imprenditore non solo di un club, ma anche di un’azienda. Se l’imprenditore deve decidere dove immettere le risorse per riprendere, le metterà nell’azienda madre e non nel calcio. Bisogna far si che la barca venga rimessa in galleggiamento, se non ci saranno ammortizzatori sociali e iniezioni di liquidità, il rischio è che tanti club non si possano iscrivere.
Il riferimento col Governo è il presidente Gravina. Nelle discussioni col ministro Spadafora non ho nulla da rimproverargli. Il mio ruolo è che nessuna delle società mi deve dire che non ho combattuto per avere i procedimenti di cui abbiamo bisogno. Il vero danno sarà nella prossima stagione”