Nella sera drammatica della finale di Coppa Italia nella quale rimase ucciso il tifoso del Napoli Ciro Esposito, alla ribalta delle cronache ci salì anche lui.
Gennaro De Tommaso, l’ultrà del Napoli finito nell’occhio del ciclone per essere stato colui che ha scavalcato le recinzioni ed aver colloquiato con il capitano del Napoli Marek Hamsik in quei drammatici momenti,rischiava tre anni e sei mesi di reclusione: era questa la richiesta del Pm a seguito dei fatti di Roma.
Il verdetto è arrivato oggi: De Tommaso è stato assolto per aver indossato la maglia “Speziale Libero” e per lancio di materiali pirotecnici, ma è stato condannato a due anni e due mesi per scavalcamento e resistenza a pubblico ufficiale. Calcolando i sei mesi di arresti domiciliari già scontati la pena si concretizza ad un anno e otto mesi.