Rassegna Stampa

GdS – Sacchi: “Dobbiamo ringraziare Conte e Gasperini”

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Arrigo Sacchi ha rilasciato una lunga intervista sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi; di seguito le parti più importanti.

Nell’intervista Sacchi si sofferma a parlare di Inter ed Atalanta, che si sfideranno sabato sera, e dei loro allenatori: Conte e Gasperini.

Di seguito le parti più importanti:

Dobbiamo ringraziare Conte e Gasperini, loro hanno lo stesso intento: vincere con merito. Lanciano anche un messaggio etico con il loro calcio; questo senza dimenticare le società. Senza una grande società non c’è una grande squadra.

Conte ha fatto fare un salto di qualità al club, scegliendo giocatori funzionali alla propria idea di calcio e di etica. Questo rinunciando a 3-4 giocatori importanti, come Icardi, e mandando un messaggio importante: tutti dovranno essere eroi.

Così oggi l’Inter è una squadra di eroi al servizio di Conte, e lo stesso vale per Gasperini. Un esempio è Ilicic. Tutti e due gli allenatori sono educatori di gioco e di giocatori. Conte è un maestro nell’insegnare le idee e ritoccarle nei minimi particolari, così come Gasperini. Il segreto dell’Atalanta, infatti, è il perfetto tempismo con cui scatta ogni meccanismo.

Anche perdendo tanti giocatori (Kessie, Gagliardini, Cristante) l’Atalanta è rimasta la stessa. Questo significa che Gasperini sa insegnare in fretta e bene. Educatori di giocatori perché Lukaku sembra un altro rispetto all’inizio di stagione, così come Lautaro; ma mi devo ricredere anche su Pasalic e Gosens, che sono maturati.

Inter e Atalanta non sono squadre da contropiede, ma moderne. Questo significa che hanno 11 uomini sempre attivi e connessi, legati dal filo rosso del gioco offensivo. Sul piano della mentalità, comunque, l’Inter deve crescere ancora e si è visto contro il Napoli, che ha preso gol quando si è abbassata troppo.

L’Atalanta è la squadra più internazionale che abbiamo, i due 5 a 0 dimostrano che non si ferma mai. L’Inter si giocherà lo scudetto fino in fondo, Sarri finora ha fatto fatica; per l’Atalanta chiedo che non perda i suoi valori e l’umiltà. Sabato a San Siro sarò a vedere Inter-Atalanta e mi aspetto che la dea aggredisca l’Inter.

 

per l’intervista completa si rimanda all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

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