Dario Marcolin, ex capitano del Napoli, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove parla della sfida di Bergamo.
Queste le sue parole in merito. L’intervista è possibile leggerla integralmente sul quotidiano in edicola.
“Il centrocampo è lo specchio della squadra, perché è l’unico reparto attivo sia in difesa che in attacco. Con quello si identifica la squadra. Spalletti è tornato a tre dopo aver sofferto contro Barcellona e Milan, mossa intelligente.
Previsioni? Presto per farle, ma credo che giocherà ancora col 4-3-3 tanto più che gli mancano Di Lorenzo, Rrahmani e Osimhen. Provo a leggere il Napoli: Lobotka, Fabian e Anguissa, se ce la fa. Anche perché Zielinski ha giocato tanto e può essere un’arma per passare al 4-2-3-1, come a volte fa anche Gasp, che per questo può contare pure su Pasalic e Pessina: sarebbe Piotr l’uomo che andrebbe a giocare in verticale con Mertens.
Se uno di loro non ce la fa, più Demme che Elmas: Spalletti lo vede più alto, contro la Lazio lo ha messo dietro la punta. Ma la sua vera preoccupazione sarà Koopmeiners. Quest’ultimo è quello che mi ha colpito di più in questo campionato. Atalanta-Napoli si vince a centrocampo? Chi vincerà i duelli a centrocampo comanderà la partita e avrà la possibilità di costruire di più e meglio il gioco.”
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